Ma ti chiama mamma? Lo stupidario delle adozioni

Ultima modifica 21 Aprile 2021

Il percorso adottivo è sempre accompagnato da una serie di reazioni da parte degli “altri”, quelli non coinvolti direttamente nel nostro cammino.
Spesso queste persone sono così al di fuori e “ignoranti”, nel senso etimologico della parola, che frequentemente ci troviamo in situazioni a volte comiche, a volte imbarazzanti (e non per noi) a causa delle frasi che vengono dette quando parliamo dell’argomento.

Perché prendi un figlio non tuo?

Questa è solo una delle frasi ‘tipiche’.
Nei confronti dell’adozione ci sono degli stereotipi forti, dovuti probabilmente al fatto che sono ancora degli eventi percepiti come strani, eccezionali.
In realtà dietro a un’adozione ci sono due dolori grandi, quelli di non essere riusciti a diventare madre e padre biologicamente (quasi sempre) e quello di aver perso i propri genitori biologici, forse per tutta la vita.

ma ti chiama mamma? adozioni

All’inizio, quando ancora stavo percorrendo la prima parte del cammino, mi ero data la missione di informare e istruire chiunque mi si fosse avvicinato facendomi domande bizzarre o ambigue rispetto alla mia scelta di adottare.
Impiegavo un sacco del mio tempo a spiegare i perché ed i per come della mia scelta.

Successivamente, specialmente dopo che i bambini erano arrivati, ho passato un periodo di fastidio con conseguente aggressività nei confronti di quella che percepivo come esagerata curiosità altrui.
Adesso ho imparato comunque a rispondere in modo quasi sempre garbato, anche perché spesso se fanno queste gaffes, è perché non conoscono affatto l’adozione e forse è il caso che gli venga spiegata da noi.

Insomma è prevalso alla fine il mio spirito di crocerossina.
Sì, perché, a volte, è veramente difficile rimanere educati di fronte a delle vere e proprie invasioni della propria privacy o della privacy dei nostri figli.

Vengono poste delle domande talmente intime da rimanere interdette.

Così, ho pensato di attingere ad un qualsiasi “stupidario”.
Una raccolta fatta da genitori adottivi di tutte quelle domande o affermazioni che i sono sentiti fare nel corso della loro vita, per farvi capire cosa non dire o chiedere alle famiglie adottive.
Frasi che a volte ci hanno stizzito o che addirittura ci hanno fatto ridere con relative risposte che vengono date o comunque che ci piacerebbe dare.

Partiamo dalle più classiche:

“Sono adottivi? Sì, ma la mamma è morta, vero?”
Questo non so se l’ispiro io, perché me lo chiedono in continuazione. Sorridendo rispondo che non sono Hansel e Gretel, le mamme morivano nelle fiabe, non oggi. Questa notizia della mamma viva, comunque, li turba molto.

“Ma sono figli tutti dello stesso padre?”
Ecco, lì d’istinto mi verrebbe da rispondere: non lo so, del resto non so nulla neanche dei tuoi.

“Ma ti chiama mamma?”
Spesso qui si rimane senza parole, e come diavolo mi dovrebbe chiamare? Signora che mi hai adottato?

“Che bello, vedrete che con il tempo vi ci affezionerete” .
Certo, sono dei cani, penso io ogni volta. Rispondo, “veramente io AMO i miei figli” (sguardo dell’interlocutrice come se fossi pazza).

Mentre aspettavo di partire per la Russia, una mia parente mi chiese: “ma quando la porterai a casa se non vi va bene la darete indietro, avrà almeno una garanzia?”.
Mio marito rispose “certo quando avrà fatto il tagliando, vedremo”

E vi risparmio tutte quelle dove il soggetto è la mamma vera!

Quelle dette direttamente ai bambini:

“Ma lo sai che sei proprio fortunato, eh piccino?”

Fortunato una sega, sarebbe la risposta da dargli, sai che fortuna stare in istituto un tot di anni con la sensazione di essere solo un rifiuto. Fortunato sei tu, che non ti do un cartone sul naso!

Una signora mi ha chiesto da quanto tempo è con me mio figlio. “Da due anni” rispondo “che bravo… e parla anche italiano?”
E qui ancora una volta si resta senza parole.

“E se vogliono ritornare nel loro paese?”
Le persone si spostano signora, quanta gente va a lavorare in altri stati…

“Avete fatto una grande opera umanitaria”
Eh già…di secondo nome faccio Amnesty!

Guardando i bambini hanno detto: ” belli…li avete scelti bene!”
Come se ci fosse il catalogo e la possibilità di scegliere tipo supermercato.
Io rispondo sempre che non è merito mio ma sì, sono belli come il sole!

Questa invece, secondo me, è molto grave.

La pediatra, alla prima visita, mi dice: “io devo assolutamente sapere chi erano i suoi genitori. La loro storia sanitaria, se erano portatori di malattie genetiche, se erano tossicodipendenti o se alcolizzati o malati psichici, se lui ha subito violenze.
Cosa vuole che sia il piede leggermente torto, lasci fare a me le diagnosi!
Il vero problema è di linguaggio, non sente che ha bisogno urgente di una logopedista? (nota: parla benissimo!) Secondo me è sicuramente anche dislessico! “

Poi inizia a fare la psicologa: “ma si rende conto, vero, che adesso lei vive in un bel sogno, ma i problemi verranno dopo e vedrà che problemi!
Perchè, vede, i bambini adottati i loro problemi caratteriali se li portano addosso tutta la vita e non li risolveranno mai, non c’è speranza, sono stati segnati e non saranno mai normali!”

Il tutto… con il bambino presente!!!

Il top della stupidaggine:

“Ma è arrivato da solo o siete andati a prenderlo?”
Ma certo, è arrivato da solo e si è pure comprato il biglietto

La più cattiva che ho sentito è questa:

“Non ci rimanere male, non piangere, ma se dovessi ora rimanere incinta cosa faresti?”
Ma perché la gravidanza bio deve essere sempre la migliore?

Questa una serie di perle quando parli della decisione di adottare:

“Ma state ancora aspettando? Non sono ancora arrivati? Con tutti i bambini abbandonati che ci sono…. se io fossi in voi, lascerei perdere. “
“Ahhhh…. avete fatto domanda di adozione? come mi dispiace!-“
“Una mia vicina/amica/ecc ecc, dopo aver fatto domanda di adozione, è rimasta incita, VEDRAI…”
“Adozione?Ma perchè non provi con l’inseminazione?”

“Adozione? Peccato che non viviamo in America altrimenti potevi procede con l’utero in affitto”

Roba da brividi! Quello che mi lascia perplessa in questi commenti, è il fatto che, quando una coppia infertile si rivolge alla PMA, spesso si sente dire “ma perché piuttosto non adottate??”

Ecco, mi raccomando siate illuminate, quando incontrate una famiglia adottiva chiedetevi prima di parlare se la famiglia in questione ne ha voglia e poi fate domande innocue… tanto se abbiamo voglia di parlare della storia dei nostri figli, lo facciamo da sole, e generalmente tendiamo ad essere logorroiche.

5 COMMENTS

  1. ….e’ vero la stupidità non ha limiti …. Mi sono stAte fatte gran parte di queste domande…..addirittura alle mie figlie se. Gli manca la madre!!!! Chi quella S….a che li ha lasciati a perire in istituto e quando è stata contattata dal giudice ha detto “non le voglio?”….. A queste persone scaraventerei tutto quello che mi capita a tiro! Persino il prete della mia parrocchia mi ha detto ” vi siete conquistati un posto in paradiso!” ..demente

  2. ne aggiungiamo altre due allo stupidario?
    1) ma come fai a capire quando sta male? mica è sangue tuo…(chissà anche i medici allora come faranno a capire le malattie dei pazienti visto che non sono sangue loro)
    2) hai fatto bene ad adottare almeno hai qualcuno a cui lasciare le proprietà…(e si, infatti me l’ha consigliato il notaio)
    lasciamo poi perdere la demenza di chi ti considera uno sfigato ma dice che comunque sei un eroe…
    PAZIENZAAAAAAAAA!!!!!

  3. e “quanto sono fortunati questi bambini che hanno trovato due persone buone come voi…”
    “ma sono fratelli veri?” risposta “Si certo, sono tutti e due figli miei!” “ah.. perché a vederli non si direbbe…non si somigliano tanto..-“(naturalmente davanti ai bambini)
    “e …se rimani incinta che fai? perché può capitare sai?”
    Scusa posso farvi una domanda? ma… li avete adottati?
    scusa posso farvi una domanda? ma quanto vi è costato adottarli? (sempre davanti ai bimbi)
    scusa ma perché non li avete presi bianchi invece che neri?
    e così via…
    i primi tempi davvero le persone intelligenti ci sono sembrate poche rispetto agli stupidi che incontravamo di continuo…

    • Ho due figli ..uno biologico l’altro adottato in etiopia.
      Le domande più frequenti: “ma vanno comunque d’accordo….si voglio bene….giocano insieme (pronunciate sempre con sguardo indulgente e un po’ pietista)”? Risposta tipica: “a volte si, a volte no come tutti i fratelli signora”!!!

      La domanda più stupida: ma perchè hai deciso di prenderlo proprio nero… guarda che poi tuo figlio vero si può spaventare quando lo vede?

      A questa domanda non è seguita una risposta.

  4. appena tornata dal brasile con il cuore a mille dalla felicità mi disse una cliente ma ti chiama mamma? io diretta gli disse no mi chiama nonna che dici! sono passati 8 anni ancora ricordo la faccia della cliente spiazzata!

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