Nata e Morta

Ultima modifica 20 Aprile 2015

In poche ore tutto si è compiuto.

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Una bimba è venuta alla luce, un breve vagito… poi i primi problemi, la vana ricerca di un luogo per curarla, il viaggio su di un’ ambulanza non attrezzata, la speranza di raggiungere un ospedale disponibile e la morte che giunge a pochi chilometri dalla meta.

Perché?

Forse che la bimba era affetta da una grave patologia che non le ha concesso che pochi istanti di vita?

Sembra proprio di no, sembra che si tratti invece di una sequenza di leggerezze inconcepibili, di scaricabarile successivi, di mancanza di presa in carico di una neonata da visitare.

Prima ancora di conoscerne le necessità si negava un ricovero, forse neppure necessario, con l’opposizione della mancanza di posti letto, dell’indisponibilità di culle termiche in tutti e 5 gli ospedali cittadini, tutti attrezzati al meglio e tutti dotati degli appositi reparti neonatali..

Ma in nessuno di questi era disponibile ne un letto ne una culla, ma non era neppure disponibile un medico del pronto soccorso pediatrico che la visitasse e stabilisse il perché del suo malore e provvedesse a stabilizzarla immediatamente  praticandole le prime indispensabili cure.

Nessuno si è attivato in questo senso, tutti si sono persi nell’assurda burocratica ricerca di 1 posto letto, nemmeno il più vicino, a quanto sembra, poiché quello infine trovato a Ragusa distava è vero in linea d’aria meno chilometri di quello di Messina ma era infinitamente più difficile da raggiungere a causa della mancanza di una strada diretta.

Così l’ambulanza privata, priva di medico e personale paramedico idoneo alla bisogna, si è inerpicata per una strada di montagna, piena di curve e salite e………..la piccola è morta!

Ora si ricercano i colpevoli, ora si indaga ORA!

ORA c’è chi si indigna, ora anche il Presidente della Repubblica, uscendo dal suo abituale riserbo, come recitano i media, si chiede come sia possibile che accadano queste cose, ora il governatore della Sicilia chiede al ministro una legge che obblighi le cliniche dove nascono bambini ad avere un reparto per cure neonatali!

ORA!

Ora che la piccola è morta!

Si dirà che se si imparerà la lezione, se tutti saranno dotati di specifici reparti forse in futuro altre piccole, importanti vite verranno salvate.

Forse sarò così, ma siamo proprio sicuri che sarebbe stato necessario, nel caso della piccola siciliana disporre di un attrezzato reparto per cure neonatali?

O sarebbe bastato un medico preparato e pronto alla bisogna?

Ritorno indietro di 40 anni e più, quando la mia piccola è nata in una clinica privata non lontana dall’ospedale pubblico in cui esisteva un reparto di pronto soccorso, del quale non abbiamo avuto bisogno, poiché la dottoressa e l’ostetrica da noi accuratamente scelte, dividendosi i compiti, hanno soccorso l’una me, che abbisognavo di pochi punti per una lieve lacerazione, l’altra mia figlia che, durante o prima del parto, aveva bevuto un po’ di liquido amniotico aspirandoglielo con una cannula che faceva parte degli strumenti a disposizione.

Mi spiegarono, allora, che il caso non era infrequente che molti piccoli ingerivano quantità diverse di liquido che veniva interamente aspirato non lasciando conseguenza alcuna nella maggior parte dei casi, però meglio far visitare la piccola da un pediatra che sarebbe arrivato di li a pochissimo (5 minuti effettivi).

Non c’era stata nessuna conseguenza, la mia piccola stava benissimo e l’esimio, notissimo professore che la visitò si premurò di comunicarcelo immediatamente con un’empatia che ci commosse nel profondo.

Che differenza di comportamento!
Che differenza di capacità, di etica, di competenza!

E sono passati 40 e più anni, ma di quella professionalità, di quell’etica, di quella competenza di sono perse le tracce in molti dei luoghi dove tengono nelle loro mani la vita di molti.

Quanta leggerezza, quanta superficialità, quanta incompetenza!
Quanta indifferenza per la vita altrui!

prematuri

E una bambina è morta! Questa la tragica conseguenza!

Mancavano le cannule, mancava un medico, le ambulanze pubbliche erano tutte impegnate, non c’era posto nei reparti!
Tutte scuse!

La verità è che nessuno si è fatto carico di quella bimba, tutti hanno chiuso le loro porte, non l’hanno neppure visitata, nemmeno un medico, nemmeno ad un pronto soccorso pediatrico!
Non ci hanno pensato o non hanno voluto occuparsi di un caso possibilmente spinoso?

Questa è la peggiore delle malesanità, ma qualcuno pagherà per questo?
A qualcuno sarà vietato di continuare ad operare nel settore?

Oppure sarà derubricato a incidente di percorso, a fatalità, a…

Nonna Lì

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