Ultima modifica 5 Novembre 2019

Il periodo di natale mi fa sentire sempre un po’ saudade, parola brasiliana che sta a significare nostalgia, mancanza anche di qualcosa che non si conosce e per cui sarebbe impossibile sentir nostalgia eppure la senti e basta.
Nostalgia per le cose che non ci sono più. Nostalgia per la magia che un po’ si è persa dopo la scoperta da parte dei miei figli che Babbo Natale siamo noi, nostalgia non so bene neanche io per che cosa di preciso.

natale in attesa dei figli adottivi

Solo nostalgia però.
Cosa ben diversa da quello che provavo fino a 5 anni fa, anno del mio ultimo Natale senza quei mattarelli dei miei figli con i quali questo particolare periodo si è riempito di gioia e frenesia. Dalla corsa per acquistare i regali alla fretta di aprirli la mattina di natale.

Eppure chiudo gli occhi e ripenso a quegli anni in cui passavo il natale si in famiglia, ma senza di loro.

Tutto mi suonava così falso. Facevo gli auguri, sorridevo e ridevo ma in fondo al cuore avevo una pesantezza che mi soffocava.
Invidiavo le mie sorelle, le mie cognate che invece vivevano quel magico giorno insieme ai loro figli. Invidiavo le mie amiche che mi coinvolgevano nei loro preparativi sperando di alleggerire il mio umore e farmi sentire meno triste con il loro amore e la loro attenzione.
Non posso fare a meno di pensare a tutte le coppie che ancora sono in attesa e soffrire un pochino con loro.

Lo so, li capisco e li ricordo tutti i sentimenti che state provando in questi giorni

Vi vorrei dare due dritte tra il serio ed il faceto per viverla un po’ meglio

Andate a fare acquisti prima, o meglio dopo quando partono gli sconti.
Che si tratti di comprare i regali o altro, meglio stare alla larga dai negozi.
Respirare l’aria garrula che c’è in quei posti durante gli acquisti natalizi (oddio, quest’anno se ne respirerà davvero poca comunque) vi intristirà ancora di più.

Se proprio dovete andare al pranzo natalizio in famiglia lasciate che vi riempiano frequentemente il bicchiere: un tasso alcolico un pelino più alto dell’abituale non vi farà certo male e vi aiuterà a sopportare anche le battute infelici dei parenti insensibili al fatto che ancora non avete un abbinamento.
Ovviamente trovatevi un autista per il rientro a casa.

Fatevi un gran bel regalo tanto per voi sarà uno degli ultimi perchè quando arriveranno i pupi tutti i regali saranno per loro: fatevi un viaggetto, una metà romantica o esotica.Certo, direte voi, siamo qui che facciamo le formichine per mettere da parte la fortuna che ci vuole per fare questa benedetta adozione, dove li trovo i soldi per il viaggio.

Non so, magari concedetevi qualche lusso: viaggiate.
Sappiate che, quando arriveranno i tanto desiderati pargoli, viaggiare sarà difficilissimo e, quando lo riuscirete a fare, sarà completamente diverso da quelle belle e tranquille vacanze a due.

Ma soprattutto, invece di tormentarvi su “quanto sono disperata perchè ancora non ho mio figlio con me” come ho sempre fatto io provate a scrivere come sarà quando lui/lei saranno vicino a voi e verrete pervase da una dolcezza che vi accompagnerà fino all’epifania… .che tutte le feste, ed le angosce da periodo natalizio, si porta via.

Arriverà quel momento,
sappiate che arriverà,
dovete solo tenere stretto
il vostro sogno fra le dita.

Il mio desiderio di Natale

Ad ogni modo, il mio desiderio di Natale è ogni anno questo: che per ogni bambino ed per ogni genitore in attesa finalmente arrivi il punto in cui quelle che sembravano due vite parallele diventano tre vite coincidenti e si formi una nuova famiglia.

Riminese trapiantata per amore in Umbria da ormai 18 anni. Ex dietista e mamma attempata, di due fantastici figli del cuore che arrivano dal Brasile. Ma il tempo passa e i figli crescono (e non sia mai avere mamma sempre fra i piedi) ho ripreso a studiare e sono diventata Mediatore familiare, civile e commerciale. E a breve...mediatore penale.

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