Ottobre, tempo di castagne: Marroni glassati al rhum

Ultima modifica 14 Novembre 2019

Sono comparse le prime castagne, quelle piccole, ottobre è il loro mese.
Nei boschi che ricoprono i monti di Liguria se ne può fare un buon bottino.
Che ne dite di una bella marronata?
Penso che la conosciate già, ma…. vi piacciono i marron glacé?
Sapete, a Milano c’erano i carretti che terminavano la loro preparazione direttamente in piazza del Duomo.

Erano grandi, grandi, da dividere in due. Ci si riempiva la bocca e il cuore, ma l’Europa lo ha vietato e ora quei banchetti non ci sono più.

Sono lunghi e difficili da preparare i marron glacé, e richiedono spazi e condizioni particolari, ma io vi voglio regalare una ricetta un po’ particolare “per grandi”

Marroni glassati al rhum

La preparazione è un po’ elaborata, non difficile, occorre solo un po’ di attenzione nel togliere la seconda pelle e devono essere veri marroni altrimenti si rompono, non che si debbano buttar via, se accade.

Marroni glassati al rhum

Ingredienti: 1 kg di marroni, 800 gr di zucchero (ci vogliono tutti). 1 bicchiere da acqua di rhum (o whisky, cognac, brandy)

Procedimento: dopo aver sbucciato i marroni, farli bollire in una pentola con abbondante acqua per 15 minuti, scolarli delicatamente con un mestolo forato e, finché sono caldi, eliminare la pellicina facendo attenzione a non romperli ( io li faccio bollire pochi per volta, così è più semplice).

In un tegame basso e largo preparare lo sciroppo con acqua e zucchero. Quando lo sciroppo arriva a bollore, abbassare la fiamma e inserire i marroni adagiandoli uno vicino all’altro facendoli cuocere per 3 minuti rigirandoli. Togliere il tegame dal fuoco e lasciare riposare per 24 ore in luogo fresco. Trascorso questo tempo bisogna estrarre i marroni, disponendoli su di un piatto, subito dopo rimettere lo sciroppo sul fuoco.

Quando lo sciroppo inizia a bollire reinserire i marroni e tenerli sulla fiamma, abbassata, per 3 minuti.

Poi spegnere e rimettere il tegame in luogo fresco per altre 24 ore.

Questa procedura va ripetuta un’altra volta.

Per l’ultima volta togliere i marroni dal tegame e rimetterlo sul fuoco e, quando inizia il bollore abbassare la fiamma e reinserire i marroni per i 3 minuti, ma, questa volta, prima di spegnere, versate il bicchiere di liquore e lasciare intiepidire.

Mettere i marroni nei vasi e riempiteli di sciroppo ben caldo.

Qualora il liquido non fosse sufficiente preparare un altro po’ di sciroppo di zucchero e, al bollore, aggiungere il distillato, rabboccare i vasi.

Aspettate 15 giorni e poi gustateveli a poco a poco, da soli o su riccioli di panna, magari leggendo un buon libro, ma attenti: sono peggio delle ciliegie.

Uno tira l’altro

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