Ultima modifica 21 Aprile 2021

Noi donne siamo complicate, è vero, e non è una novità che siamo anche molto diverse dagli uomini.
Per questo per loro è molto difficile entrare nel nostro mondo: mentre i “Marziani” sono molto più lineari, noi “Venusiane” siamo meno decifrabili.

Ricordate il film “What women want” (quello che le donne vogliono) con Mel Gibson? Io lo trovo geniale! Ed esprime perfettamente la difficoltà degli uomini di capirci e di conseguenza di comportarsi come noi ci aspetteremmo.

Quante volte ci lamentiamo che il nostro partner “non fa nessuno sforzo”, “non ci aiuta e dobbiamo fare tutto da sole” oppure che “è sempre con i suoi amici” o ancora “non ci presta attenzione”?

Uomini, oggi mi rivolgo a voi.

Per non sentire più queste lamentele, ecco qui un decalogo delle cose da sapere su di noi. Con queste istruzioni potrete rendere felice qualsiasi donna, che sia vostra moglie o qualcuna ancora da conquistare.

uomini-vs-donne

I piccoli gesti contano più delle grandi parole

Di solito pensate che per far felice una donna bisogna sorprenderla con qualcosa di grande. La riempite di paroloni e a volte ve ne uscite con gesti plateali. Ma, a parte nelle occasioni speciali, (perché, ok, ci fa piacere essere trattate da regine ogni tanto) per noi sono i piccoli gesti ad essere davvero importanti.
Se infatti poi vi perdete nel quotidiano, allora per noi ripartite subito da zero.
Come siamo fatte: amiamo le piccole attenzioni, le premure giornaliere, le piccole sorprese senza bisogno di ricorrenze, il romanticismo dei piccoli gesti di amore spontanei. Questo significa che vi prendete cura di noi e gli sforzi che fate per aiutarci non passeranno mai inosservati.

Parola d’ordine: ascoltateci

Dopo una giornata di lavoro a voi piace entrare nella vostra “nothing box” (che a volte vi invidio) mentre noi siamo un fiume di parole.
Come siamo fatte: essere donna significa inevitabilmente amare parlare dei propri sentimenti, confidarci e confrontarci con l’altro. Quindi per favore, mostratevi interessati ai nostri racconti, per noi è FONDAMENTALE, ci fa sentire amate e comprese. Spegnete per un attimo (ehm…forse un po’ in più) la tv e il cellulare ed ascoltateci. Quando avremo finito vi lasceremo in pace, promesso. Ma almeno saremo felici entrambi.

Onestà prima di tutto

Spesso per evitare lo scontro ci dite piccole bugie, anche stupide, ma che poi quando vengono scoperte altro che discussioni… per voi saranno guai ancora più grossi!
Come siamo fatte: con noi mentire non conviene mai. Piuttosto se pensate che ci farete arrabbiare, iniziate dicendoci qualcosa del genere “amore, so che forse ti arrabbierai, ma con te non voglio segreti”, e diteci tutto. Ovviamente se sganciate una bomba atomica, non pretendete comprensione. Sto parlando di bugie perdonabili, i tradimenti non sono proprio stati presi in considerazione.

No ai “mammoni” a 40 anni

Qui la colpa non è solo vostra, di sicuro. Perchè se colei che vi ha messo al mondo continua a chiamarvi ogni mattina per sapere come state, a volervi fare il bucato e cucinare per voi… bhè qui c’è un problema di fondo! Ci sono mamme che continuano a viziare i propri figli anche dopo essere diventate suocere… e a noi nuore non va poi così bene.
Come siamo fatte: la nostra nuova famiglia è il nostro nido, e non amiamo troppe intromissioni. Non costringeteci a scontrarci con le vostre madri, fate gli uomini e create voi il giusto distacco.
Allo stesso modo, non pretendete che noi ci sostituiamo a loro. Va bene coccolarvi e prenderci cura di voi ma se qualche volta vi piegate i calzini da soli, lavate i piatti o cucinate, non sarà un sacrilegio! Non c’è niente di più irritante di un uomo pigro (e mammone) che si fa servire e riverire.

La cavalleria non è morta, ve lo assicuriamo

Ormai pensate che con la parità dei sessi il conto possa essere diviso in due, la portiera della macchina possiamo aprircela da sole e che non abbiamo bisogno di aiuto per mettere il cappotto.
Come siamo fatte: E vero, possiamo benissimo fare tutto questo senza il vostro intervento, ma state sicuri che non ci dispiacerà se ogni tanto fate i gentiluomini.

Non ho affrontato il paragrafo sesso, perché merita un post a parte.
Per questo stay tuned… se volete consigli su come non fare errori sotto le lenzuola!

Mi chiamo Andreana, ho 34 anni, un marito che definirei "workaholic" e due figli: Matteo, 4 anni, e Camilla, 1 e mezzo Il mio messaggio a tutte le mamme (lavoratrici o meno) è: non dimenticate chi eravate prima di avere figli, e se amate davvero i vostri bambini... allora prendetevi cura della loro madre (e un po' anche del loro padre)!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here