Regali: non quanti ma quali!

Ultima modifica 5 Novembre 2019

Quanti pacchetti sotto l’albero?
Domanda difficile visto che per i bambini in genere il Natale è la festa dove è possibile realizzare tutti i desideri.
E come possiamo deluderli? No impossibile. Quindi per me esiste un unico obiettivo. Lavorare di anticipo. In genere comincio col parlare del Natale già a ottobre dicendo a mio figlio quali sono i suoi desideri. La lista è davvero lunghissima, sempre. Io scrivo tutto. Poi decido quali saranno fra quelli gli accessibili per costo e vera utilità. Quindi inizia un lungo e sottile lavoro in cui gli ricordo che Babbo Natale non porterà tutto tutto quello che ha richiesto.

Mentre assorbisce l’idea di non ricevere tutto ciò che è stato incluso nella lista (anche se a dirla tutta non è che fatico poi molto) lavoro anche di cesello cercando di fargli scartare i regali troppo costosi, ingombranti o impossibili da trovare. Perché, mi fa troppo ridere, ma lui alcuni dei giochi che vorrebbe… se li inventa di sana pianta!!

Dovrei essere davvero un folletto di babbo natale per trovare un costume da robot che abbia i razzi sotto i piedi per volare…

No, fino a li non ci arrivo proprio! Allora ecco che il costume da robot e altre stramberie si tolgono dalla lista quasi da sole, quasi. Poi in base alle mie ricerche e disponibilità decido un regalo più consistente e un paio di pacchetti più piccoli. Poi il resto viene sottoposto ad amici e parenti. Questo fa si che altre idee della lista vengano effettivamente soddisfatte. Non tutto. Non solo per questioni economiche ma anche perché deve rimanere con qualche desiderio insoddisfatto. Sarà da li che si ripartirà per le prossime feste oppure ce ne saranno di nuovi man mano che si cresce e quello che ora viene tralasciato sarà dimenticato, da lui per primo, per far posto a nuovi desideri e interessi.

Non sono dell’idea come fan molti di far gravare sul bambino i problemi del mondo con frasi tipo: lo sai che ci sono bambini che non hanno niente? E’ troppo piccolo per capire e comunque non credo sia adesso il momento per assumersi parte della responsabilità delle condizioni in cui vivono alcuni suoi coetanei nel mondo. Piuttosto preferisco insistere  (ma anche in questo caso non è una gran lotta) per far dono dei giochi che non usa più ad amichetti della scuola o altri posti dove ci sono bambini meno fortunati di lui, che non hanno molti soldini per poter avere tutto e che lui renderebbe molto molto felici. Potrebbe essere un vero aiutante di Babbo Natale distribuendo regali e felicità !!  Il concetto è che a Natale non è bello solo ricevere. Ma altrettanto, anzi di più, donare e far felice anche altre persone.

bambini-natale

So che può sembrare banale, ma anche essere generosi è una cosa da insegnare. Parte da noi genitori convincere che anche dare è una gioia. Dare il buon esempio e fare altrettanto. Aiutare un amico, fare un regalo o condividerlo è meraviglioso. E che un bene dato è un bene ricevuto. Inutile quindi chiederli di far suo il concetto di bimbi lontani che non conosce e che vivono in condizioni di povertà assoluta.

Meglio iniziare a piccoli ma importantissimi passi. Sapersi accontentare, mantenere i desideri e gioire del tanto ricevuto condividendolo con il prossimo. Può sembrare semplice ma i bambini sono per natura egoisti. Non conoscono il mondo che li circonda, le relazioni con gli altri. Loro e i loro bisogni arrivano per primi, sempre. L’amore per il prossimo, la generosità, l’altruismo si insegnano. E una volta ben piantati nell’animo non se ne andranno mai più.

E mamme, non importa se poi li scarterà velocemente senza guardarne nessuno in particolare o solo uno. In quel momento è quello il bello. Scartare tutto in presa all’euforia pura. Poi ci sarà tempo con calma per rivederli e goderli uno per uno nelle settimane e mesi a seguire. Non cercate di metterli seduti a guardarne uno con calma e poi con leggiadria appoggiarlo da una parte e scartare il seguente. Perché anche se aveste chiesto a Babbo Natale di ricevere un angioletto manichino ( e non è un bel sogno date retta a me ) non lo riceverete. Quindi fateli scatenare. E godetevi la scena con il cronometro. Se lo fate tutti gli anni potrete vedere il progresso al contrario. Meno regali ma più costosi e più tempo alla contemplazione di ognuno…

Cosi anche noi genitori avremmo il nostro regalo di natale più bello, anche quest’anno e ogni natale un po’ di più: il sorriso dei nostri bambini.

Nathalie Scopelliti

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