Ritorno al Bosco dei 100 Acri, la recensione di un dolcissimo viaggio nei ricordi

Ultima modifica 11 Agosto 2018

Ditemi chi di voi non ama Winnie the Pooh?

Allora preparatevi perché il 30 agosto arriva nelle sale Ritorno al Bosco dei 100 Acri.

Il film è in versione live action/CGI quindi vedremo i nostri amici di peluche interagire dal vivo con personaggi reali!

Prodotto dalla Walt Disney Pictures, il film è diretto da Marc Forster.
Di fianco al protagonista Christopher Robin interpretato da Ewan McGregor troviamo tutti gli amatissimi personaggi Winnie the Pooh, Tigro, Ih-Oh, Pimpi, Kanga, Ro, Uffa e Tappo.

Ritorno al bosco dei 100 acri

Winnie the Pooh prende vita dal romanzo del 1926 di A.A. Milne e da generazioni è amatissimo dai bambini.
Il film gira attorno alla figura da adulto di Christopher che si trova ingabbiato in una vita noiosa e claustrofobica.
La trama si apre con un ventaglio di ricordi e scene gioiose di lui da bambino che si perdeva e passava ore liete assieme ai suoi amici del Bosco dei 100 Acri.
Periodi indimenticabili di giochi di infanzia sereni e avventurosi chiusi da un malinconico addio sul bordo della collina.

Ritorno al bosco dei 100 acri

Lo seguiamo nei eventi degli anni successivi: il primo innamoramento, il matrimonio, l’esperienza brutale della guerra e la certezza di un lavoro fisso, la vita in famiglia e la nascita di una meravigliosa bambina.

Cosa manca a Christopher? La libertà.

Tremendamente chiuso in un mondo tutto dedito al lavoro ha dimenticato il piacere di passare del tempo con la sua piccola famiglia sempre paziente e premurosa. Sua figlia Madeline soffre tantissimo per l’assenza del padre, per il pochissimo tempo che lui le dedica e soprattutto per la mancanza di momenti sereni assieme.

Mentre mamma e figlia si dirigono nella casa in campagna adiacente il Bosco dei 100 Acri, dove Christopher ha passato la sua bellissima infanzia, lui si ritrova da solo a Londra. Intrappolato su un progetto lavorativo improrogabile e di vitale importanza per la salvezza dei posti di lavoro di molti dipendenti della fabbrica di valigie dove lui è un contabile.

Inizia così un viaggio emotivo
nel realismo magico
che ci trascina in un mondo parallelo.

Ritorno al bosco dei 100 acri

Riroviamo Winnie l’orsetto giallo dal maglioncino rosso risvegliarsi da un lungo sonno e domandarsi dove siano tutti i suoi amici. Così Winnie inizia a cercarli, ma invece di ritrovare i suoi amici si ritrova da solo in un parco londinese. Lo stesso in cui si trova Christopher.
I due amici finalmente si riabbracciano e si rendono conto che molto è cambiato.

Winnie non capisce perché adesso il suo fedele compagno sia così imbronciato e di cattivo umore e cerca di fargli ritornare il sorriso. Tra pasticci e scene maldestre Winnie viene accompagnato di forza al Bosco dei 100 Acri perché non può certo restare a Londra!

Ritorno al bosco dei 100 acri

Arrivati nel bosco ricomincia la magia dei tempi che furono, della spensieratezza e della giostra dell’immaginazione che gira vorticosamente e riempie l’anima di gioia.
Tutti i componenti della banda sono finalmente riuniti e il buon umore è sul viso di tutti, anche se la sera Christopher deve rientrare di fretta  a casa. Deve finire il suo progetto lavorativo che custodisce preziosamente nella valigetta che qualcuno per burla gli farà sparire.

Ritorno al bosco dei 100 acri

Come finirà la storia?

Riuscirà Christopher a risollevare le sorti della fabbrica di valigie oppure preferirà restare in campagna a giocare con i suoi teneri amichetti?

Il film è una storia emozionante, una rincorsa contro il tempo, sullo sfondo di una meravigliosa campagna inglese ed una fumosa e affascinante Londra degli anni 50’.
Una avventura in cui ognuno di loro è protagonista e alla quale si unirà anche Madeline.

Una sorpresa dietro l’altra!

Saremo accompagnati in un viaggio spazio temporale che ci farà perdere il controllo delle emozioni come solo un capolavoro Disney riesce a fare.
Scene talmente belle e poetiche che sembrano pennellate.
I colori pastello ci abbracciano come un vento caldo estivo, il verde vivace del bosco bagnato dai raggi sole, il giallo giocondo del grano maturo, il blu dell’infinito che ci fa perdere nel mare dell’immaginazione e sogni da realizzare.
Una fotografia vintage che rievoca felicità e malinconia per un tempo che fu.

Questo film è una ode all’infanzia, alla spensieratezza, all’innocenza e alla leggerezza della vita.

La visione è altamente pedagogica soprattutto per noi genitori!

I nostri ragazzi sanno già come vivere la vita in modo spensierato, siamo noi che non dobbiamo perdere di vista il loro benessere. Il tempo di qualità che passiamo assieme a loro, la leggerezza con la quale vivere le nostre giornate sempre così piene di impegni, bloccati in una vita tirranica che invece i nostri bambini non conoscono e che non concepiscono.
Proprio come Winnie che non riesce a capire perché Christopher sia diventato così musone.
Anche se difficile dovremmo tentare di ritornare indietro al nostro Bosco dei 100 Acri e passare ore liete con i nostri figli, con i nostri amici, con le nostre famiglie.

Cerchiamo di trovare il modo e il tempo per sperimentare con loro avventure e scoperte, non diamo per scontato che debbano farle da soli perché noi siamo sempre esasperatamente impegnati.

La vita va vissuta tutta e uno dei nostri obiettivi dovrebbe essere quella di viverla con più leggerezza possibile, cercando di sognare ad occhi aperti come fa Winnie the Pooh.

Essere proiettati in una vita dove ci viene richiesto di produrre, affermarsi, dimostrare qualcosa in ogni occasione spesso ti fa perdere di vista la visione della meraviglia che abbiamo fra le mani, un motto meraviglioso del film è “non fare niente spesso porta al meglio di tutto…” perciò godiamoci l’ozio, corriamo fra i prati, regaliamo ai nostri figli sogni che diventano realtà. Loro del resto saranno stimolati a credere ancora più nell’amicizia, nella fiducia da riporre nel prossimo, nell’unione dei sentimenti.

Ritorno al bosco dei 100 acri

#Spaventometro 0

Il film della durata di 104 minuti scorre veloce e dinamico, la visione è adatta dai 4 anni di età e piacerà molto anche agli adulti. I bambini resteranno a bocca aperta quando vedranno veri attori circondati dai pupazzetti di peluche che interagiscono con loro.
E’ la fantasia che diventa realtà.

Siete pronti a ritornare a sognare? La Disney ci regala un film emozionante e fantastico, adesso sta a noi a ritornare al Bosco dei 100 Acri.

® riproduzione riservata

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