SSIS – Suzhou Singapore International School Summer Camp

Ultima modifica 10 Ottobre 2019

photoOgni anno, i mesi di maggio e giugno sono i più impegnativi alla Suzhou Singapore International School.

 Alla normale routine scolastica, si aggiungono una serie di impegni e  avvenimenti che occupano non poche risorse a studenti, insegnanti e anche ai genitori, ma la soddisfazione é massima per cui ogni sforzo é sempre ben ripagato.

Dopo lo sport day di inizio maggio, lo scorso 15 e 16 Maggio  é arrivato il momento del Elementary musical play “Summer  Camp” . 

La storia racconta di un’estate a “Camp Runnamuck” dove si intrecciano le avventure di Sy e Rana con  gruppi di “bulli”, temibili e militareschi organizzatori e un bosco pieno di fastidiosi insetti.

Ben 96 bambini hanno portato in scena questa meravigliosa rappresentazione e per quasi due ore hanno ballato, recitato e cantato qualcosa come 18 canzoni con cori e tantissimi “solo” di meravigliosi artisti in erba.

La scenografia creata da tutti gli insegnanti era come sempre superlativa e i costumi degli “insetti” eccezionali.

Erano ormai tre mesi abbondanti che tutta la truppa si fermava dopo l’orario scolastico per provare e riprovare le parti e la sera della prima erano davvero tutti super agitati.

Susanna ha interpretato la parte di “Camper Active” Anabel, una ragazza super entusiasta di Camp Runnamuck e pronta a dedicarsi a tutte le attività del camp perché come dice lei stessa ” Ya…I like doing the rock climbing and I also love canoeing, horse back riding, cooking…”

IMG_7531La cosa che la impensieriva di piú era il ballo iniziale, cantare e ballare con un trolley da viaggio. La preoccupava l’idea di far cadere la valigia, di sbagliare qualche passo, di dimenticarsi il giusto movimento ma, nulla di tutto questo é accaduto. I balli sono stati quasi perfetti, i cori entusiasmanti e la performance sulla canzone “Possibilities” di Teresa Jennings assolutamente da standing ovation!

Ogni anno rimango estasiata da così tanta bravura in bambini da 7 a 11 anni . Ricordano dialoghi lunghissimi e personalizzano la performance con faccette buffe e gesti del tutto pertinenti. Cantano e ballano con tanto di microfono  e si muovono con innata destrezza su un palco di fronte ad un’intera platea e un’intera galleria piena di gente che li osserva. E la maggior parte dei bambini, non dimentichiamolo, affrontano tutto lo spettacolo e i dialoghi, in una lingua che non è la loro. Questo “piccolo” particolare rende il tutto, a mio modesto parere, ancora più emozionante. Tutti i continenti sono degnamente rappresentati su quel palco…ditemi se questa non è una cosa meravigliosa!!!???

Daniela Marzari

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