Ultima modifica 10 Ottobre 2019

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Samuele…il più fotografato della famiglia.

 Una delle prime esperienza che una famiglia occidentale si trova a dover affrontare quando arriva in Cina è quella del passaggio in luogo pubblico…magari in una bella giornata di sole….

E’ pur vero che rispetto ad alcuni anni fa il cinese medio, specie in quest’area molto industrializzata, si è abituato a vedere i nostri musi bianchi nei suoi luoghi e nei suoi spazi ma nonostante questo, la curiosità pressante, l’attenzione, i sorrisi, le richieste, le foto, le pacche sulla spalla e le lunghe risate tra di loro sono routine e quotidianità. Spesso senza volerlo, ci si trasforma in veri e propri V.I.P.

I bambini occidentali suscitano gioia ed ammirazione, i bambini nordici colpiscono per lo splendido biondo dei loro capelli e l’azzurro dei loro occhi. I bambini più mediterranei colpiscono per la loro pelle olivastra e la profondità dei loro occhi grandi e scuri. Una foto con un bambino occidentale è sicuramente argomento di cui vantarsi con parenti e amici per questo spesso le passeggiate si trasformano per la nostra famiglia in veri e propri servizi fotografici.

Giusto per farvi capire…. una delle nostre prime domeniche cinesi (correva l’ anno 2011), freschi di patente cinese e dotati di macchina nuova, decidiamo di fare una visita domenicale al Buddha Gigante ( Ling Shan Buddha a Wuxi). Dotati di GPS, di vitale importanza da queste parti, arriviamo in un’oretta a destinazione. Troviamo parcheggio, capiamo tutto benissimo come funziona e ci avventuriamo….ecco ho scelto la parola adatta, ci AVVENTURIAMO in un luogo molto bello, ben tenuto e molto suggestivo, meta domenicale di molti Cinesi. Non ricordo di aver visto altri visi occidentali in quel posto quel giorno per cui tutta l’attenzione era focalizzata su di noi…non riuscivamo a fare più di 10 mt senza che qualcuno si avvicinasse, facesse i complimenti ai bambini e chiedesse di fare una foto con loro. A fine giornata ricordo Susanna rappresentare la nostra gita con un disegno che ritraeva noi quattro in posa, un Cinese che faceva la foto e la nuvoletta nei pensieri di Susanna che diceva :”Ma quante foto dobbiamo fare!!???” e in quella di Samuele che diceva “Mamma, papà noi in Cina siamo famosi??”

Per molti occidentali queste attenzioni sono inaccettabili o addirittura fastidiose ma per la mia famiglia sono ancora oggi a distanza di due anni fonte di piacere e gioia. Ci piacciono le loro attenzioni, amiamo la loro cordialità, i loro sorrisi ci scaldano il cuore e ci fanno sentire ben accetti in questo strano e meraviglioso paese che ci ospita. E anche quando siamo a passeggio da soli noi 4 e la comunicazione è molto molto limitata a causa del nostro infinitamente scarso mandarino, siamo contenti perché il loro calore è una di quelle cose che porteremo nel cuore sempre quando questa avventura sarà finita.

Daniela Marzari

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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