Tutti promossi, vietato bocciare. Ma è davvero così?

Ultima modifica 20 Giugno 2019

Avete sentito anche voi la notizia che circola in rete con più insistenza in questi ultimi scampoli d’estate? Tutti promossi, lo dice la legge, e lo dice anche il web

Tutti promossi, vietato bocciare. La buona scuola dice così

tutti promossi per legge

Era scritto proprio così, non ho capito male.
Le testate giornalistiche, i social, insegnanti e professori che si indignavano.
E io, che sono mamma di due figli alunni, e sono dunque particolarmente “sensibile” all’argomento, mi sono incuriosita.

La legge, dicono i giornali, avrebbe introdotto un articolo che obbliga gli insegnanti delle scuole elementari a promuovere gli alunni a meno che non abbiano fatto un fiume di assenze. Insomma non per profitto.

E succederebbe la stessa cosa anche in prima media: tutti promossi. Per legge.

E allora, sempre per la “sensibilità” che mi contraddistingue, sono andata a prendere la Gazzetta Ufficiale.
Non un giornale. Né un blog.

Proprio la Gazzetta.

E leggi che le cose non stanno proprio così. O almeno, non è che cambia qualcosa rispetto a prima.

Tutti promossi per legge. Ma la legge cosa dice?

tutti promossi per legge

Gli articoli “infami”, per cui tutta l’Italia si è indignata, sono l’art. 3 e l’art. 6 di un decreto attuativo della Legge 107/2015 (Buona Scuola).

E recitano così:

Art. 3 Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria

1. Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

2. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.

3. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimita’, possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Questo dice la legge. In pratica dice che un bambino, alle SCUOLE ELEMENTARI, se anche non avesse raggiunto uno standard di apprendimento sufficiente, dovrebbe essere promosso.

A questo punto chiedo a voi se avete mai sentito qualcuno che è stato bocciato alle scuole elementari.

E dunque mi chiedo: tutto questo polverone dei tutti promossi per legge, sarà giustificato o in pratica niente di nuovo sotto il sole?

E poi, non è che adesso in giro io noti chissà quale inclinazione ad essere scrittori o matematici…
Se andate a leggere sui social, strafalcioni da far rizzare i peli a Leopardi se ne trovano ovunque.
E voi continuerete: “Dopo allora, con questa legge dei tutti promossi sarà ancora peggio”.
E io penso. Mi sa che l’intento della legge, come ha spiegato anche la Ministra Fedeli all’indomani delle polemiche, forse ha un’altra valenza.

Diminuire la dispersione scolastica.

Ma te l’immagini la mamma di un bambino bocciato alle elementari, che ovviamente avrà già qualche difficoltà varia se ha un figlio bocciato alle elementari, quanti nanosecondi ci sta a non ri-iscrivere il pargolo dopo la bocciatura?

O ancora. Se la scuola dell’obbligo è fino a 16 anni, e tu bambino vieni bocciato un paio di volte tra elementari e medie, rischi in pratica di arrivare a quella età che a stento hai finito la V. E non potrai mai sapere se il tuo destino era andare al liceo, o ancor di più diplomarti o laurearti.

La stessa ministra Fedeli, che sappiamo non godere della simpatia di tutti, ha dato a dispetto della simpatia che emana, una risposta interessante, riportata da Orizzonte Scuola:

Il testo sulla valutazione ha uno spirito molto diverso da quello che viene rappresentato in questi giorni: non certo vietare di bocciare, ma lottare contro le povertà educative, favorire l’inclusione delle ragazze e dei ragazzi più deboli. Attivando tutte le misure di accompagnamento possibili per non lasciare indietro nessuno. Soprattutto chi ha più difficoltà. Magari perché viene da un contesto socio-economico più svantaggiato, perché a casa non può essere seguito, perché ha bisogni educativi diversi”.

Se non lo sapete ve lo diciamo noi.  Quanto a inclusività nella scuola, noi italiani non siamo secondi a nessuno.
Ma andiamo oltre. L’articolo 6 è un po’ più lunghetto e ve lo risparmio.

tutti promossi per legge

In pratica dice che un alunno di scuola media può essere bocciato solo se il consiglio di classe tutto, e non solo un professore, delibera, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva.

E anche qui mi viene da pensare la cosa di cui sopra.

Io credo che la legge abbia in pratica messo solo per iscritto la consuetudine che già vigeva nelle scuole italiane. Ma avete mai visto un professore, solo contro tutto il consiglio, bocciare un ragazzino a scuola media? E anche quando fosse stato così, voi genitori, avreste condiviso?

Molto più interessante, a mio parere, è tutta la parte dell’articolo 6 che riguarda le sanzioni disciplinari.

Che appunto regolano il comportamento della scuola da tenere nei confronti di alunni riottosi e ribelli. Ma questa è un’altra storia, magari approfondiremo altrove (se volete, leggete la Gazzetta)

La legge sulla buona scuola invece ha istituito una novità che secondo me avrebbe bisogno di molta più pubblicità e che invece non ha avuto.

Le prove INVALSI in inglese.

tutti promossi per legge

In un paese dove siamo pronti a dare addosso alla buona scuola perché abbiamo pensato che il tutti promossi non andava bene, nessuno si è preoccupato di dire che, almeno stavolta, una legge tenta una manovra per raggiungere il livello minimo di conoscenza della lingua parlata correntemente da tutte le altre nazioni d’Europa.

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