Ultima modifica 24 Agosto 2020

“La Tagesmutter è una persona adeguatamente formata che, professionalmente, in collegamento con organismi della Cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrativi, fornisce educazione e cura a uno o più bambini di altri presso il proprio domicilio o altro ambiente adeguato ad offrire cure famigliari”.

Questa è la definizione di Tagesmutter che si trova nella legge regionale trentina.
La traduzione italiana è mamma di giorno.

tagesmutter

Entrambe (definizione e traduzione) non permettono fino in fondo di capire di cosa si tratti.

Dalla mia esperienza personale la tagesmutter, o più affettuosamente la tages, è una donna appassionata, determinata, pronta a mettersi continuamente in gioco, ad aprire le porte della propria casa e della propria famiglia verso l’accoglienza di altre famiglie.

La tagesmutter, infatti, lavora a casa propria e accoglie bambini, per la maggior parte di età compresa tra 0 e 3 anni, offrendo, come dice la definizione, educazione e cura. In realtà offre la sua capacità di trasformare la casa e la quotidianità in strumenti di educazione e pedagogia.

In casa tagesmutter non si fanno “attività”, ma ogni cosa diventa lo spunto per sperimentare, imparare, scoprire, giocare, esplorare…

Ad esempio togliere i piselli freschi dal loro baccello diventa l’occasione per sviluppare la manualità fine dei bambini e anche per giocare a travasare!!

Diventare tagesmutter significa dare una svolta alla propria vita, intraprendendo una professione che permetta di conciliare famiglia e lavoro.

Infatti è la tagesmutter stessa a decidere la sua disponibilità lavorativa e, nel caso fosse mamma, può anche decidere di tenere tra i bambini che accoglie in casa anche i propri figli.
Ogni tagesmutter può lavorare con al massimo 5 bambini contemporaneamente: tale numero è proporzionato alla dimensione della casa e nel caso ci fossero presenti i figli della tagesmutter, nel conteggio andranno ovviamente contati anche loro.

Ecco, dunque, i vantaggi principali di questa professione bellissima e innovativa: la flessibilità e la conciliazione.

Inoltre intraprendere questa strada professionale significa, per molte donne inoccupate o che hanno dovuto interrompere la propria carriera lavorativa in concomitanza della nascita dei propri bambini, rimettersi sul mercato del lavoro e al contempo permettere a molte altre donne di tornare serenamente al lavoro dopo la maternità, offrendo un luogo sicuro dove poter portare i propri figli.

Le uniche tagesmutter riconosciute dal ministero per lo sviluppo economico sono quelle che si formano e operano all’interno della rete nazionale dell’Associazione Domus

Come diventare Tagesmutter

E’ necessario frequentare un corso di 250 ore (200 in aula e 50 di tirocinio) organizzato da una Cooperativa associata all’ Associazione Nazionale Domus.
Il corso affronta le aree tematiche fondamentali per poter avere a che fare con l’educazione e la cura di bambini (pedagogia, psicologia, puericultura, dietologia…) ma non è un corso meramente teorico: l’approccio del corso è quello di mettere al centro la futura tagesmutter, coinvolgendola in prima persona e dandole tutti gli strumenti per poter arrivare a affrontare questa professione, bellissima ma sicuramente intensa, dove quotidianamente si lavora da sole nelle proprie case. Al termine del corso c’è un esame da superare e poi la persona può iscriversi all’albo professionale delle Tagesmutter Domus.

Lavorare a casa propria, però, non significa essere “sola”: infatti, secondo il modello Domus, la tagesmutter deve necessariamente lavorare in stretta relazione con la cooperativa che l’ha formata, o con una cooperativa della rete Domus. Il ruolo della cooperativa è di sostenere il lavoro della tages fornendole un’équipe di professionisti che possano coadiuvarla nello svolgimento della sua attività: una pedagogista, una psicologa, una coordinatrice gestionale che si occupa di tutti gli aspetti formali, nonché un responsabile della sicurezza, un’infermiera pediatrica…

Questo perché la tages deve potersi occupare “solo” dei bambini che le vengono affidati, e nello stesso tempo deve avere la garanzia di poter offrire sempre un servizio di qualità , potendo far affidamento sulle figure professionali che lavorano “con lei”.

valentina

Se vi ho incuriosito e volete saperne di più visitate il nostro sito oppure scrivetemi, questa è la mia email.

Valentina Mari

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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