Cittadini in prima fila: 100 di noi a visitare l’area archeologica del Circo Massimo

Ultima modifica 21 Agosto 2017

“Cittadini in prima fila” è la nuova sezione attiva dal 23 novembre sul sito di Roma Capitale.

L’intenzione dell’amministrazione capitolina è la promozione di eventi culturali coinvolgendo direttamente i cittadini. “E noi vogliamo che loro siano i protagonisti della vita della nostra Capitale”, ha dichiarato la sindaca.
E così dopo l’inaugurazione della scalinata di Trinità de’ Monti e dell’evento all’Ara Pacis, questa volta 100 cittadini avranno l’opportunità di visitare gratuitamente l’area archeologica del Circo Massimo inaugurata e aperta al pubblico nei giorni scorsi.

Roma Capitale vuole festeggiare questo evento insieme ai cittadini. Basterà collegarsi al portale del Comune e fornire il proprio nominativo insieme a quello di un accompagnatore.
I 100 cittadini saranno selezionati tramite sorteggio.

Per partecipare c’è tempo fino a venerdì 25 novembre alle ore 12:00. Questo il link.

Per potersi iscrivere sarà necessario registrarsi ai Servizi on line del portale e inviando per email la scansione di un documento valido.

Cittadini in prima fila al Circo Massimo: il percorso

I visitatori potranno accedere alle gallerie che un tempo conducevano alle gradinate della cavea (i senatori al piano terra e la plebe al piano superiore). Nelle gallerie, che si potranno percorrere per un tratto di circa 100 metri ciascuna, si potranno osservare anche i resti delle latrine antiche. Si proseguirà sulla strada basolata esterna ritrovata durante gli scavi, in cui spicca una grande vasca-abbeveratoio in lastre di travertino. Qui è possibile visitare anche alcune stanze che venivano utilizzate come botteghe (tabernae) per soddisfare le necessità del numeroso pubblico dei giochi: locande, negozi per la vendita di generi alimentari, magazzini, lupanari, lavanderie, ma anche uffici di cambiavalute  necessari per  assecondare il giro di scommesse sulle corse dei cavalli.
Nella zona centrale dell’emiciclo sono visibili le basi dell’Arco di Tito, uno dei più grandi archi trionfali di Roma, a lui dedicato in occasione della vittoria giudaica. Le indagini hanno consentito di rimettere in luce le basi delle colonne frontali e alcuni importanti frammenti architettonici che hanno permesso agli archeologi di stabilire le sue dimensioni originarie (le colonne erano alte almeno 10 metri) grazie anche all’anastilosi virtuale del monumento realizzata in collaborazione con l’Università Roma Tre – Dipartimento di Architettura. Nel corso degli scavi sono state rinvenute anche parti della grande iscrizione, rimarcata con lettere bronzee, su cui era incisa la dedica da parte del Senato e Popolo Romano all’imperatore.
L’intervento di riqualificazione dell’area ha interessato anche la medievale Torre della Moletta (realizzata nel XII secolo) su cui si è intervenuti con il restauro delle murature antiche ed un impegnativo progetto di  consolidamento statico. Una scala interna consente di arrivare fino al piano superiore, uno splendido punto panoramico sull’area archeologica, che permette di apprezzare in pieno le dimensioni del Circo.
I numerosi frammenti lapidei presenti nell’area sono stati in parte anche sistemati ad arredo dello spazio aperto. In particolare ai piedi dell’emiciclo palatino sono stati collocati, da un lato, alcuni elementi provenienti dall’edificio antico (gradini, cornici, capitelli, le soglie delle botteghe, etc.), mentre sull’altro versante sono state collocate una serie di colonne in marmi colorati rinvenute negli scavi archeologici. Infine, nello spazio antistante la torre sono stati posizionati i frammenti architettonici di marmo lunense provenienti dallo scavo dell’arco di Tito.

Chi sarà sorteggiato? Mi piacerebbe che questo post arrivasse a qualcuno dei fortunati! Datemi notizie
Graziana Le Donne

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