Ultima modifica 14 Ottobre 2019

Fin dalla scuola elementare ci viene insegnata una prima operazione: la somma. Eppure, siamo portati a vedere ciò che ci accade sempre, o quasi, in termini di divisione.

Il segno “diviso” ci accompagna nel quotidiano. Ed ecco che dividiamo i letti, la pattumiera, il conto al ristorante, i compiti sul posto di lavoro, gli incarichi domestici in famiglia – sempre che si abbia la fortuna di avere un compagno/marito collaborativo – i figli in caso di separazione, e l’elenco potrebbe continuare a lungo.

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Tuttavia, la distinzione più frequente è quella tra uomini e donne, donne e uomini, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Via libera, allora, a tutti quei cliché tanto di moda che, per carità, fanno così ridere, ma a lungo andare sono destinati a cadere nella banalità e a stancarci.

Qualche esempio?
– La donna è multitasking e l’uomo no. Così mentre il genere femminile riesce a fare più cose contemporaneamente, quello maschile è in grado di farne una alla volta.
– La donna invade il bagno di prodotti di bellezza di ogni genere, che agli occhi di un uomo sono solo oggetti inutili. Se lui ha uno spazzolino, un dentifricio, un rasoio e una schiuma da barba, è già tanto.
– La donna si lamenta sempre che l’uomo, a lungo andare, diventi poco attento nei suoi confronti e non la faccia sentire amata. Lui, dal canto suo, brontola se la vede andare a letto alle 9 di sera col suo pigiamone di flanella ma, in compenso, è lui che con un semplice raffreddore sembra già morto.
– La donna (sarà per la sua natura ormonale, che la rende più soggetta a variazioni del tono dell’umore, sarà per tutti le incombenze di cui si fa carico) diventa spesso pesante e logorroica con le sue digressioni dispersive. Del resto, la sua intelligenza emotiva è superiore. L’uomo, invece, ha grandi capacità di sintesi, le stesse che gli permettono di trovare con facilità una soluzione a ogni problema perché – come abbiamo detto – è capace di affrontarne uno alla volta.

E, anche in questo caso, la lista sarebbe lunghissima, ma è già sufficiente così per farci riflettere e, forse, per dire “basta”!

Se, invece, di generalizzare e irrigidirci in atteggiamenti del genere, iniziassimo a considerare che siamo, in primis, esseri umani?
Se, invece, di “dividere” in categorie così stereotipate, cominciassimo a “condividere”, a ricordare l’importanza delle cose che ci avvicinano e non di quelle che ci dividono? Alla fine, siamo tutti individui, no?

E lo stesso vale per tutte noi donne e, al contempo, mamme, impegnate a far troppo, che “ci dividiamo” tra mille responsabilità.
Se anche noi ci ricordassimo di essere prima di tutto persone e, in particolare, donne, e non super eroine, renderemmo migliore non solo la nostra vita, ma anche di chi ci circonda e amiamo.
Sembra scontato, ma molto facile da dimenticare, prese come siamo da tutto il resto, che ci porta a trascurare noi stesse, la nostra vita, le cose che ci piacciono.

Impariamo a condividere e, talvolta, a delegare i nostri impegni, per ritagliarci degli spazi tutti per noi e per il nostro rapporto di coppia.
Proviamo a rallentare, a rilassarci e a prenderci più cura di noi stesse.
Donne, un po’ di sano egoismo e amor proprio non guasta ogni tanto.

Maddalena

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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