Ultima modifica 15 Aprile 2020

Negli ultimi giorni stiamo assistendo ad una vera bufera sul tema dei vaccini. Si tratta di un argomento delicato, soprattutto per molte mamme: è giusto o no vaccinare il proprio bambino?

I dati a favore dei vaccini sono molti, solidi ed evidenti. Tuttavia, i dubbi, nella testa di molti genitori, rimangono. Dubbi che molte di voi avranno risolto, o quanto meno chiarito, parlando con il pediatra.

vaccino

Per questo oggi vi propongo la “situazione tipo” in cui una mamma si rivolge al pediatra, con le sue “giuste” insicurezze di madre, per capire se e come sia giusto vaccinare proprio figlio. Alzi la mano chi non ci si rivede!

Mamma: Dottoressa dovrei vaccinare Gaia, ma ho qualche dubbio… è così piccola! Ma è proprio sicuro che sia obbligatorio?… Cioè io non so se vaccinarla o meno!

Dottoressa: Cos’è che la preoccupa realmente?

M: Non lo so esattamente. Non sono riuscita a farmi un’idea precisa dei rischi a cui si può andare incontro. E, a dirla tutta, non ho neanche capito quali sono i vaccini che dovrei farle. Perchè alcuni sono obbligatori e altri facoltativi? Poi c’è quella storia dell’autismo. Alcune mie amiche mi hanno detto che non vaccineranno i propri figli. Mi hanno parlato di un sacco di studi scientifici che dimostrano che certi vaccini possono causare cose gravi, tipo…

D: Allora signora, calma, andiamo con ordine. Per prima cosa vorrei parlarle della questione dell’autismo. Molti scienziati hanno cercato di capire se ci fosse una relazione tra le vaccinazioni e l’autismo e in nessuno studio questa presunta relazione è risultata vera; anzi i tassi di autismo tra i bambini vaccinati e quelli non vaccinati erano gli stessi!

M: Sì ma non c’è solo l’autismo, Dottoressa! Ho letto anche un articolo in cui dei bambini erano stati vaccinati contro la poliomielite e poi hanno riportato gravi danni. Eccolo, l’ho letto su questo sito. Non mi sembra una fonte poco autorevole, vero?!

D: Aspetti, mi lasci spiegare. Sì, in effetti, alcuni anni fa, le tecniche di produzione di alcuni vaccini non erano sufficientemente sofisticate. Quegli episodi di cui parla l’articolo credo che siano accaduti… Non so, vent’anni fa? Questo perché l’agente patogeno che veniva iniettato con i vaccini non era proprio così inattivo e in alcuni casi…

M: No, aspetti mi faccia capire. Significa che con il vaccino viene iniettato il virus, o che so io, il batterio della malattia? Ho capito bene?

D: Non deve allarmarsi, funziona esattamente in questo modo. Il vaccino contiene una piccola quantità uccisa o inattivata dell’agente patogeno – virus, batterio o tossina – della malattia. Quando viene somministrato, attiva i nostri anticorpi che, combattono quel microrganismo ed imparano come sconfiggerlo. Quando sua figlia verrà di nuovo a contatto con quello specifico agente, i suoi anticorpi sapranno già cosa fare per eliminarlo.

M: Insomma è un po’ “male scaccia male”?

D: Be’, sì in un certo senso, diciamo solo che il meccanismo è un po’ più complicato. Però al di là di ogni dubbio che si possa avere vorrei che considerasse una cosa: in Italia, negli ultimi 20 anni, malattie come la parotite – gli orecchioni, per intenderci – sono praticamente scomparse. Stessa cosa per quanto riguarda la poliomielite. E questo, in sostanza, da quando sono cominciate le campagne di vaccinazione obbligatorie.

M: Ora che mi dice queste sono un po’ più tranquilla: quindi effetti collaterali non ce ne sono?

D: In qualche caso, dopo il vaccino, un bambino può manifestare una piccola reazione allergica della pelle nella zona del vaccino o la febbre. Ma le possibilità che possa verificarsi un evento grave sono davvero molto rare. Nessun medico le dirà mai che non ci sono effetti collaterali al 100%. Ma signora stia tranquilla! Oggi non ce ne rendiamo più conto, ma fino a qualche decennio fa senza la copertura vaccinale erano migliaia le persone che si ammalavano e morivano di queste malattie.

M: Capisco. Cioè, ho capito che scegliere di non vaccinare Gaia sarebbe come esporla a molti più rischi di quanto immaginavo. Sono ancora un po’ perplessa, ma la ringrazio dottoressa. Se non altro adesso ho le idee un po’ più chiare.

D: Di nulla, però mi raccomando informarsi è la prima regola, sempre. E quando lo si fa non ci si può affidare solo ad una fonte o alle chiacchiere che spesso si leggono in rete. Si ricordi che si tratta di una scelta che non riguarda solo Gaia: se lei si ammala potrebbe contagiare altri bambini…

M: Sì, adesso parlando con lei mi rendo conto di questa cosa… Cioè, non è egoismo, ma è vero che una mamma è sempre concentrata sulla salute dei propri figli.

D: Non le dico di fidarsi solo di quello che dico io, ma ascolti sia il suo istinto che la sua testa e vedrà che saprà fare la scelta giusta. Comunque per avere tutte le informazioni che le servono, cioè quali vaccini deve fare a sua figlia e quando, si può rivolgere a me, a qualsiasi ASL o Centro ospedaliero.

M: Grazie mille dottoressa! Cercherò di fare buon uso dei suoi consigli. Arrivederci.

D: Arrivederci.

Potrete trovare tutte le risposte alle vostre domande sui vaccini e su quando farli fare ai vostri bambini in questa semplice infografica: Scarica e condividi con le altre mamme!

Dottoressa Luana Longo

Trent’anni, farmacista, laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche presso l’Università della Calabria si occupa di informare e sensibilizzare su temi che riguardano la salute, curiosità sui farmaci, bellezza, prevenzione e tanto altro, attraverso un linguaggio semplice, ironico e adatto alla vita di tutti i giorni.

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