Il bello di essere donne

Ultima modifica 14 Ottobre 2019

L’8 marzo : non solo mimosa e cioccolatini.

La festa delle donne si avvicina, siamo tutte affaccendate a trovare una serata carina: aperitivo, locale con musica, magari con sfilata intimo uomo per ridere con le amiche, niente di troppo impegnativo, con costi contenuti, che non ci faccia tornare a casa troppo tardi, il giorno dopo è lunedì, la settimana ricomincia, non ci possiamo permettere di arrivare in ufficio ed Università con le occhiaie, il mondo ci vuole sempre sveglie.

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Domenica 8 marzo gli uomini ci regaleranno rami di mimosa e cioccolatini, baci e auguri riempiranno la nostra giornata.

Da piccola ricordo che mia nonna aveva nella villa di campagna un albero di mimosa, era li da sempre, per quello che ricordo, arrivato il mese di febbraio fioriva, quel giallo acceso riempiva il giardino, il suo profumo inondava l’aria. Aveva particolarmente cura di quell’albero, quasi come fosse una persona, non voleva che noi piccoli ci avvicinassimo e iniziassimo a staccarne dei rami, ne era quasi gelosa. Il giorno della festa della donna prendeva i rami più belli e riempiva di portafiori la casa, la regalava alle figlie e a poche amiche, per lei quello non era semplicemente un fiore ma un dono d’amore.

Mia nonna non penso abbia mai saputo il vero significato di tale festa, in molti riducono questa giornata a una semplice strategia di marketing finalizzata a vendere fiori e cioccolatini, in realtà l’8 marzo è il risultato di conquiste sociali, politiche ed economiche per cui milioni di donne hanno combattuto.

Se oggi la percentuale di donne manager è cresciuta del 6.2% rispetto agli ultimi 10 anni, è anche grazie a donne come come Anna Maria Mozzoni che agli inizi del 900 ha dato vita al movimento femminista, si è battuta per la concessione del diritto di voto alle donne e la tutela del lavoro femminile.

La storia è costellata di donne come Madre Teresa di Calcutta, che ha dedicato tutta la sua vita agli altri, ai più poveri, malati e bisognosi, Elena Lucrezia Corner Piscopia, la prima donna ad ottenere una laurea al mondo, Giovanna D’arco, eroina nazionale francese, anima della riscossa francese nella lunga guerra contro gli inglesi, Maria Montessori, educatrice, pedagogista e medico che ha inventato un nuovo metodo di insegnamento, Rita Levi Montalcini, neurobiologa italiana, tra le scienziate più famose al mondo, Premio Nobel per la medicina nel 1986.

Spostando lo sguardo ai giorni nostri non possiamo non pensare a Fabiola Gianotti, fisica italiana che è diventata direttrice del Cern di Ginevra quest’anno, Emma Marcegaglia ,imprenditrice italiana, presidente di Confindustria, Elena Cattaneo direttrice del centro di ricerca sulle staminali nonché neosenatrice a vita, Miuccia Prada, stilista e imprenditrice italiana, come loro ce ne sono tante altre di donne che hanno fatto e continuano a scrivere la storia.

Domenica come ogni altro anno usciremo, festeggeremo, ridiremo e parleremo di noi, delle nostre storie, dei momenti in cui siamo al 100% e di quelli in cui il mondo sembra caderci addosso e lunedì ci sveglieremo, all’alba come ogni mattina, ci vestiremo, truccheremo , indosseremo tacchi scomodi e grandi borse e riprenderemo a correre, tutto si conquista e noi questo lo sappiamo bene.

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