Parità di genere sul lavoro nel 2021: poco ottimiste le donne con figli

Ultima modifica 8 Marzo 2021

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Yoopies ha chiesto il contributo dei suoi utenti per raccogliere percezioni e opinioni sulla Gender equality in ambito professionale. Prevale una netta divisione fra chi considera che vi siano stati progressi positivi e chi afferma che la situazione rimane tristemente stagnante, soprattutto per le madri.

Il sondaggio è stato compilato da 554 persone, principalmente donne (63,5%), provenienti da 17 regioni italiane. Il 61,3% delle persone intervistate ha almeno un figlio.

Discrepanza di opinioni fra uomini e donne

Il 54,9% delle donne non ritiene che la parità di genere in ambito lavorativo nella propria regione sia stata raggiunta, contro il 67,9% degli uomini che invece sostiene il contrario. Secondo il 64,3% del totale degli intervistati (uomini e donne sono d’accordo su questo punto) il principale ambito in cui ci sono differenze di genere nel lavoro è l’accesso a ruoli di responsabilità.

Gli altri ambiti in cui alcuni intervistati ritengono ci siano disparità sono: stipendio (per il 43,9% delle donne e il 26,2% degli uomini) e promozioni (per il 30,8% delle donne e l’11,7% degli uomini).

Nonostante questo, il 55,3% delle persone ritiene che negli ultimi 5 anni ci si sia mossi verso una maggiore uguaglianza di genere nel lavoro. Facendo una distinzione tra donne e uomini, sono il 49,2% delle donne e il 65% degli uomini ad aver notato un cambiamento in positivo.

Sempre analizzando le risposte delle donne, il 72,8% dichiara di essersi trovata in situazioni in cui è stata data poca considerazione ad una sua decisione o la sua autorità.
Il 60,7% delle donne ha notato durante la propria carriera una differenza salariale, a parità di mansioni, rispetto a colleghi uomini. Degli uomini invece, è il 50,4% ad aver notato questa differenza rispetto ad altri colleghi. Infine, il 63,3% delle donne ha risposto di essere stata oggetto di commenti sessisti in azienda.

Meno ottimiste le donne con figli

Considerando solamente le risposte date da donne, l’85,3% ha dichiarato di essersi trovata ad avere difficoltà nel conciliare vita privata e vita professionale. Il 70,5% di queste donne ha figli a carico.

“Avere un figlio significa perdere la fiducia da parte del datore di lavoro nel privato”

“Vorrebbero che lavorassimo come se non avessimo figli e che avessimo figli come se non lavorassimo.”

“Personalmente ho paura di rimanere incinta per la mia carriera”

Percezione generalizzata: le donne raramente coprono posizioni di grande responsabilità

“Non ho mai visto le buste paga degli uomini. Ma di solito sono più uomini ad occupare ruoli importanti.”

L’indagine ha rivelato una grande disparità di pareri e i fattori che influiscono sono molteplici; genere, regione, settore pubblico o privato, fattore figli.
Quello che emerge, però, in modo evidente per quasi tutti è la scarsità di donne che ricoprono ruoli di grande responsabilità.
Quando questo avviene, viene percepito come un’eccezione, una rarità e ci si congratula poiché, appunto, non rientra nella normalità. Almeno per adesso.

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