Enne Koens è un’autrice che sa come scavare nel cuore delle relazioni complesse, e lo fa anche in “Quell’estate con Yente”, un romanzo che racconta con delicatezza e intensità la storia di un’amicizia che cambia la vita di una ragazzina.
Pubblicato da Camelozampa e illustrato da Maartje Kuiper, il libro ci porta nel mondo di Marie, una protagonista che, come molti ragazzi della sua età, si trova a dover navigare tra le difficoltà dell’infanzia e quelle dell’adolescenza. Senza contare il disagio di lasciare la sua migliore amica e la sua vecchia casa per una nuova.

Quell’estate con Yente: l’amicizia tra luce e ombra
Marie è una ragazza che si è appena trasferita in un nuovo quartiere, lontano dalla sua vecchia casa e dall’amica del cuore, Zoe. È un’estate di cambiamento, quella che si svolge tra le pagine del libro: l’incontro con Yente, una ragazza più grande di lei, segnerà un periodo di crescita, ma anche di conflitto. Le due iniziano a esplorare insieme il mondo che le circonda, tra giochi, avventure e una serie di segreti che custodiscono nel loro angolo nascosto.
Ma, col passare del tempo, Marie comincia a percepire che qualcosa non va. Yente è un’amica imprevedibile, capace di trascinarla in situazioni pericolose o, a volte, di trattarla con freddezza. Questa amicizia si trasforma, senza che Marie se ne renda pienamente conto, in un legame che ha molto poco a che fare con il rispetto e più con un gioco di potere. L’inquietudine cresce lentamente, fino a diventare l’elemento centrale della storia: è davvero un’amicizia quella tra Marie e Yente, o solo un modo per sentirsi accettate e non sole?
Un romanzo in tre atti: la struttura narrativa
Un aspetto interessante di questo libro è la sua struttura. Quell’estate con Yente si sviluppa in tre parti, più un prologo. Il prologo prende un passaggio essenziale della terza parte e ne restituisce un significato simbolico che prepara il terreno per il lungo flashback che seguirà, un viaggio nella memoria di Marie.
Questa scelta narrativa permette al lettore di vedere da subito il “dopo”, ma anche di scoprire, pagina dopo pagina, cosa ha portato a quel momento. Il libro è infatti diviso in capitoli che sono introdotti da poesie e illustrazioni, elementi che non solo separano le varie sezioni, ma che accompagnano l’evoluzione emotiva della protagonista. La divisione in tre atti, e il simbolismo delle immagini, diventa una metafora del processo di crescita di Marie, mentre Yente rimane congelata nella sua capacità di manipolare e controllare.
I personaggi: Marie, la vulnerabilità e la resilienza
Marie è il cuore pulsante del libro. È una ragazza che sembra non avere la forza di ribellarsi a Yente, ma è anche una persona incredibilmente resiliente, che cresce attraverso le sue difficoltà. La sua lotta interiore, tra il desiderio di fare parte di un gruppo e il bisogno di preservare se stessa, è una delle caratteristiche che rende il romanzo così potente. Marie non è la tipica eroina forte e sicura di sé; è una ragazzina che, come tanti, è vulnerabile e insicura, ma che alla fine trova la forza di riconoscere ciò che è giusto per lei.
Per questo motivo mi è piaciuta molto e sono contenta che anche la mia grande che ha 9 anni, l’abbia letto e abbia pensato che la scelta finale che ha fatto la protagonista è giusta.
Al contrario, Yente è il personaggio che affascina e inquieta allo stesso tempo. La sua personalità, inizialmente travolgente e spensierata, si trasforma gradualmente in un gioco di manipolazione e controllo, dove le regole della vera amicizia vengono messe in discussione.

La scrittura e le illustrazioni: un’atmosfera sospesa
La scrittura di Enne Koens è sottile, mai invadente, ma estremamente incisiva. Le piccole osservazioni, i dettagli apparentemente insignificanti, diventano gli strumenti attraverso cui l’autrice esplora la psicologia dei personaggi. La tensione emotiva si costruisce piano piano, come in un gioco di specchi, e il lettore non può fare a meno di domandarsi come finirà la storia. L’elemento che più affascina è la capacità di Koens di svelare l’inquietudine e l’instabilità crescente senza mai forzare la narrazione.
Le illustrazioni di Maartje Kuiper sono un’altra chiave di lettura del romanzo. I toni di giallo e grigio, che si alternano per tutto il libro, catturano perfettamente l’ambivalenza del mondo di Marie: da una parte la libertà e la spensieratezza dell’estate, dall’altra l’inquietudine e la solitudine che emergono man mano che la relazione con Yente si complica.
La riflessione finale: l’importanza di ascoltare se stessi
Quella di “Quell’estate con Yente” è una storia di crescita e di consapevolezza. Marie, alla fine, capisce che la vera amicizia non deve essere un legame di dipendenza, di potere o di manipolazione, ma una relazione basata sul rispetto reciproco, sull’onestà e sulla possibilità di essere se stessi.
Il libro ci insegna che a volte bisogna imparare a dire “no” e a fare delle scelte difficili, anche a costo di perdere qualcuno, se questo ci permette di non perdere noi stessi.
In conclusione, “Quell’estate con Yente” è un romanzo che tocca le corde più profonde dell’adolescenza, quel periodo in cui le emozioni sono forti e il confine tra il giusto e il sbagliato non è sempre chiaro. Enne Koens riesce a tratteggiare con grande sensibilità la fragilità umana, ma anche la forza interiore che si può sviluppare quando ci si permette di ascoltare la propria voce, anche a costo di andare controcorrente. Un libro che sicuramente lascerà il segno, soprattutto per i giovani lettori che si troveranno a fare i conti con i propri dubbi e conflitti interiori.
Consiglio di lettura dai 10 anni
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Autore: Enne Koens
Illustratore: Maartje Kuiper
Edizioni: CameloZampa
Anno: 2025
Pagine: 256
Costo: € 16,90


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