Starbucks e Arnold Coffee: l’invasione americana

Ultima modifica 3 Marzo 2020

Starbucks rappresenta il colosso statunitense che diffonde in tutto il mondo la cultura del caffè. La sede del gruppo è a Seattle, dove due insegnanti e uno scrittore aprirono il primo negozio nel 1971. La svolta arrivò da un’idea di Howard Schultz, storico amministratore delegato, riconosciuto ormai come il vero fondatore della famosa catena.

In questa famosissima catena, dove possiamo gustare lo stesso tipo di prodotto agli antipodi del globo, si serve caffè generalmente molto tostato, perché i prodotti che sono commercializzati di più sono prevalentemente a base di latte. Serve quindi caffè dal sapore forte, che non perda le sue caratteristiche sensoriali nella quantità di latte in cui è servito. Ovviamente siamo deliziati anche da dolcetti di vario tipo e pasticceria salata, sia perché non tutti hanno lo stomaco per reggere un caffè senza mangiare, sia perché il mercato è in continua evoluzione.

In Italia la catena Starbucks ancora non è presente. Forse ciò è dovuto alla tipica abitudine americana di bere il caffè in bicchieroni di carta, mentre si passeggia per strada o di portarlo in ufficio con il solito meccanismo del take-away. Qui da noi il momento del caffè è un vero e proprio rituale, da consumare al bar o tra le mura domestiche, che ha bisogno almeno di un bancone, anche se uno sgabello sarebbe molto più gradito. Qualcosa comunque sta cambiando, soprattutto tra le nuove generazioni, abituate a viaggiare, a riconoscere marchi noti, e con abitudini più internazionali.

Arnold Coffee è una nuova catena, aperta nel 2009 da Alfio Bardolla e Andrea Comelli che sta avendo un discreto successo. Porta in Italia lo stile della caffetteria all’americana, che offre oltre alla solita lista di prodotti alla Starbucks, anche il collegamento internet gratuito, perla rara nella totalità dei locali del nostro bel Paese. La maggior parte della clientela è femminile e sinceramente non fatico a capirne il motivo. Clima tranquillo, ambiente pulito e luminoso, si può consumare ma anche leggere o navigare, quindi di realizzare il sogno alla Sex and The City che c’è in fondo ad ognuna di noi. Passeggiare per il centro, bere un buon caffè con le amiche e poi magari collegarsi alla rete o scrivere qualcosa al pc.

L’invasione americana ormai ci ha contagiato, non solo tramite il piccolo schermo, ma anche nelle nostre tradizioni più consolidate, che vacillano facilmente. Forse, perché non possiamo controbattere con un prodotto di qualità maggiore.

Sara Uliana

1 COMMENT

  1. Interessante 😀
    Ma dove sono i punti Arnold Cafè in Italia?
    Sarebbe stato interessante approfondire anche questo punto nell’articolo 🙂
    Corro un po’ ad informarmi!

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