Ultima modifica 26 Ottobre 2020

Dei Google Glass se ne sente parlare ormai da tempo perciò non mi soffermerò tanto su di essi ma sull’uso che in questo caso nasce da una sperimentazione totalmente Made in Italy.

La Roviko Inc, un’azienda torinese con sede anche a New York, in collaborazione con la Vidiemme Consulting e l’Ente Nazionale Sordi, ha infatti realizzato il prototipo Google Glass4Lis il cui uso è destinato ad un pubblico di non udenti in visita al museo di Torino.

LIS infatti vuol dire proprio Linguaggio Italiano dei Segni.
Si stima che in Italia esistano circa 60 mila non udenti dalla nascita.

Google Glass

E’ così che a Torino, secondo museo mondiale dopo il Cairo per quanto riguarda le antichità egizie, la statua di Ramesse II, debutta in versione 2.0 sui Google Glass.

Il funzionamento dei Google Glass usati a scopi museali è presto detto.
Per i visitatori non udenti è sufficiente indossare gli occhiali e sulla lente-display, un avatar in carne ed ossa traduce simultaneamente in LIS le descrizioni dei reperti archeologici.

Detto ciò non aggiungo altro perché il video che vi suggerisco è più esaustivo di mille parole.
Speriamo che vengano presi in considerazione da tutti i musei del mondo, ma non solo.

Video su Google Glass4Lis

 

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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