Cars 3, Saetta Mcqueen è diventato grande

Ultima modifica 17 Luglio 2018

Ho accompagnato mio figlio a vedere Cars, il film che ha come protagonista la macchinina Saetta Mcqueen. Si trattava del suo debutto “cinematografico”.
Mio figlio ha cinque anni, e guarda abitualmente film a cartoni animati in casa, quindi non esistevano dubbi sulla sua capacità di “tenuta” di fronte a storie medio/lunghe.

cars3

E allora, come mai abbiamo rimandato la sua prima visita al cinema fino ad oggi?

Prima di tutto la distanza, perchè non avendo il cinema a portata di mano il semplice viaggio rischiava di diventare un’odissea coi mezzi pubblici. E poi il costo: qui da noi un bambino di cinque anni paga un biglietto ridotto che non costa poco, sarebbe stato un peccato acquistare il biglietto senza riuscire a sfruttarlo per un qualsiasi motivo. Che avrei fatto se il film non fosse piaciuto?

Devo dire che, nonostante l’offerta di animazione giapponese presente sul mercato, obiettivamente non c’è molto per bambini di questa età. E non era facile decidere cosa vedere. In caso di fallimento, certo saremmo usciti dalla sala e avremmo fatto qualcos’altro. Ma sarebbe rimasto il rimpianto, e quindi abbiamo preferito aspettare…

Così siamo arrivati alla terza puntata delle avventure di Saetta Mcqueen, e i dubbi di noi genitori sono scomparsi: il nostro piccolo ha iniziato a dirci che voleva andare al cinema non appena abbiamo cominciato a vedere i vari promo.

Nel giorno prestabilito siamo arrivati in anticipo, e ci siamo concessi un enorme cestino di pop corn (era la misura più piccola, non posso immaginare quali fossero le dimensioni degli altri formati).

E finalmente, Cars 3! Entriamo e aspettiamo trepidanti.

Il silenzio scende in sala, e si avvertono le prime parole. Come sempre, il nostro eroe, si prepara per la gara cercando la concentrazione, ma…

Il resto ve lo devo raccontare?
No, vi consiglio di andare a vederlo!

Il film è molto godibile, senza tempi morti, e con vari momenti di umorismo.

I nuovi personaggi reggono bene la scena, si fanno amare o odiare senza imporci la loro presenza.

Forse, l’antagonista di Saetta Mcqueen, Jackson Storm, risulta un pò troppo asettico, ma questa è la mia impressione. Mio figlio lo ha apprezzato e ha insistito per farsi comprare la sua macchinina non appena siamo usciti dal cinema.

Cruz Ramirez ha la battuta pronta e regge bene il confronto col mitico Saetta Mcqueen, e così la mancanza di Cricchetto (a cui gli autori hanno riservato solo poche battute in questo caso) si avverte un po’ meno.

C’è un unico punto, in cui i protagonisti “tornano alle origini”, che magari potrebbe risultare un po’ difficile per i bambini più piccoli, ma dura qualche minuto, e poi si ricomincia a correre dietro a Mcqueen e ai suoi amici.

In fin dei conti, che film abbiamo visto?

Si tratta di un film che riguarda la crescita. Il nostro protagonista, che per i primi due film ha sempre agito senza pensarci su due volte, nel terzo film si ritrova “grande”, esperto e alla ricerca di un nuovo scopo.

Capisce che solo lui può costruire il suo percorso, e impara a guardarsi intorno e a lasciare via libera agli altri (cosa difficilissima per un corridore come lui).

Mentre lo guardavo pensavo che una storia del genere potrebbe adattarsi a ciascuno di noi, compresi gli adulti. E forse è anche per questo motivo che Mcqueen e i suoi amici continuano a piacere e a convincere grandi e piccini.

Mio figlio si è proprio divertito, e lo ha raccontato a tutti i suoi compagni di asilo. Penso proprio che la sua passione per Cars e Saetta Mcqueen durerà ancora a lungo!

E’ un film per tutti, ma forse qualche scena piuttosto caotica potrebbe finire per spaventare i bambini più sensibili. Quindi mi sento di suggerire la visione a partire dai tre anni in su.

Buon divertimento a tutti!

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