Ultima modifica 21 Aprile 2021

Sapevate che un quarto dei dipendenti che possiede un auto aziendale è donna?
Oggi parliamo di loro: di donne al volante.

Donne al volante. Sicure e pratiche. Sfatiamo il mito

donne al volante

Diciamo la verità. Quasi tutti gli uomini che pensano alle donne al volante si immaginano più o meno la scena che descrive la foto sopra. O più realisticamente quella qui in basso.

Qualche tempo fa i giornali avevano pubblicato i dati di una rilevazione sulle donne al volante di auto aziendali, condotta dal Centro studi auto aziendali e dal Cvo (Corporate vehicle observatory) di Arval Italia, azienda leader dell’autonoleggio a lungo termine in Europa.

Dai dati era emerso, oltre al fatto che il 24 % dei driver aziendali è donna, tutta un’altra serie di elementi, che sfaterebbero il mito del pericolo costante se si vedono donne al volante.

E già, perché la rilevazione nasce proprio per consentire ai fleet manager, i responsabili dei parchi auto aziendali, di fare delle scelte più oculate in fatto di noleggi auto per i propri dipendenti.

Di fatto però sono emersi tutta una serie di fatti poco scontati. O per lo meno, poco scontati a voler dare retta ai pregiudizi.

donne al volante

Ecco i dati

Sinistrosità e infrazioni: 1 – 0 per le donne.

Sembra infatti, dal campione esaminato, che le donne al volante commettono meno incidenti e infrazioni rispetto agli uomini driver.

Mobilità condivisa: 0 – 0. Un pareggio quando invece si parla di car charing e car pooling.

Donne al volante e uomini driver pareggiano anche in campo di esigenze. Nel senso che i fleet manager non scelgono il loro parco in base alle quote rosa aziendali. Dato questo che indica poca differenza se alla guida dell’auto ci sia un venditore uomo o donna ad esempio.

Vincono gli uomini invece per propensione all’installazione di dispositivi sulle auto. Cose tipo scatole nere, app dedicate alla guida o altri marchingegni del genere.

Qualche differenza invece si ritrova nella scelta di alcune opzioni.

Le donne ad esempio prediligono le station wagon, a seguire le compatte, e in ultimo i Suv. Segno questo che le donne al volante sono più pratiche. Pensano più alla sostanza che alla forma. E soprattutto valutano l’auto uno strumento non solo lavorativo.

Il bagagliaio capiente ad esempio è un optional richiesto dalle donne al volante più che dagli uomini driver.

Le donne che leggono sanno di cosa stiamo parlando.

Perché quando una donna sceglie un’auto, sia essa per lavorarci, noleggiata dalla propria azienda, si forma sulla sua testa il fumetto con tante immagini. Borse dello sport, sacchetti della spesa, zaini della scuola. Insomma pensa sì al lavoro ma anche alla praticità dell’auto per le sue giornate multitasking.

Le donne al volante battono gli uomini driver in sicurezza e comfort.

donne al volante

E anche in economia. Le donne infatti sono nella maggior parte dei casi orientate sul diesel.
Sono poco green però, poiché gli uomini strizzano più l’occhio alle ecologiche.

Sugli optional qualche altra differenza evidenzia la voglia di sicurezza delle donne al volante.

I sensori di parcheggio sono al primo posto nella scelta delle donne al volante. Poco considerati invece dalle donne, ma molto dagli uomini, accessori come sistema di frenata automatica, Lane Assist e sistema di monitoraggio dell’angolo cieco.

“Non ci sono particolari differenze tra le necessità di donne e uomini driver. – diceva l’ Head of consulting & Cvo di Arval Italia Alessandro Torchio qualche mese fa a ilSole 24Ore – Come abbiamo visto, però, vi sono alcuni fattori che le donne valutano diversamente. Ad esempio la sicurezza delle auto ha nei criteri di scelta delle donne driver un posto più alto rispetto alle performance, che sono valutate molto di più dai loro colleghi uomini”.

E anche questo care donne, che gli uomini pensassero più alla performance che al comfort e alla sicurezza, lo sapevamo già da noi!

® Riproduzione Riservata

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