Influenza 2019: cosa aspettarci

Ultima modifica 24 Agosto 2020

E come ogni anno, quando inizia il freddo, inizia anche l’ansia da influenza.
Per la nuova stagione influenzale si prevedono quali protagonisti virus più ‘insidiosi’.

Sono infatti in circolazione due nuove varianti dei virus, H3N2 – H1N1.
L’H1N1 riguarda maggiormente bambini in età pediatrica mentre l’H3N2 è più attivo sulla popolazione anziana. Entrambi i virus possono sviluppare forme influenzali particolarmente severe con un rischio maggiore di complicanze.
Gli altri virus in circolazione sono B/Colorado e A/Kansas che sono già noti dalle precedenti stagioni.

Osservatorio Influenza anche per questo 2019 si propone come punto di informazione e erogazione di consigli per tutti coloro che desiderano acquisire informazioni puntuali sulla vaccinazione e sull’influenza. E’ possibile infatti richiedere attraverso il servizio “esperto on-line” tutti i consigli di cui si ha bisogno per prepararsi alla stagione influenzale.

L’ osservatorio fornisce anche  supporto per indirizzarsi al proprio medico o allo specialista di riferimento.

“La stagione influenzale in termini di stime potrà colpire circa 6 milioni di persone – afferma il Professor Fabrizio Pregliasco, Virologo, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi.

E’ importante prepararsi all’inverno proteggendosi con il vaccino anti-influenzale.

Purtroppo ancora oggi è necessario fare informazione per educare la popolazione, soprattutto le categorie a rischio, a ricorrere alla vaccinazione.
Le domande arrivate in questi anni al sito Osservatorio Influenza evidenziano ancora il bisogno di spiegare in cosa consiste il vaccino, perché è opportuno eseguirlo, come gestire persone che sono fragili già a causa di altre malattie”.

vaccino influenza

L’informazione passa anche attraverso una corretta comprensione di cosa si intende per influenza e cosa per patologie parainfluenzali.

Spesso l’efficacia della vaccinazione viene messa in discussione per una mancata conoscenza delle differenze tra i virus che sono protagonisti dell’influenza e che la vaccinazione contrasta, e i virus (ne esistono oltre 250) responsabili di forme simil-influenzali che hanno sintomatologie diverse e che spesso vedono protagoniste le alte vie respiratorie (tosse raffreddore e mal di gola).

L’influenza vera e propria si manifesta con febbre alta oltre i 38°, dolori osteoarticolari/muscolari insieme a tosse, raffreddore naso che cola, mal di gola. Inoltre si protrae, se non si manifestano complicanze, dai 5 ai 7 giorni.

Anche la convalescenza o la ripresa dopo la fase acuta, richiede qualche giorno allontanando la ripresa delle normali attività quotidiane.

La vaccinazione influenzale agisce da difesa e da barriera alla diffusione del virus.

Vaccinarsi significa impattare sull’abbattimento del rischio di complicanze, che possono portare nei casi più gravi al decesso, e sulla salute della popolazione in generale.

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