Ultima modifica 8 Marzo 2021

È molto semplice: basta guardare cosa fa in realtà un cucciolo quando, giocando con un fratellino, sente male e vuole dirgli che sta esagerando.
E cos’è che fa? Piange. Fa “CAIN!”.
L’altro, rendendosi conto di aver stretto troppo, sospende la lotta o morde più “gentilmente”.

Consiglio utile numero 1: fare CAIN!

O al massimo AHI, se proprio vi mette in imbarazzo emettere versi canini.
L’importante è che si tratti di un suono breve e molto acuto, il più possibile simile a quello che emettono appunto i cuccioli quando sentono male.
Il CAIN, se fatto in modo convincente, funziona sempre: o il cucciolo capisce e comincia a stringere meno forte oppure si ferma perplesso a guardarci.
L’importante è che, appena si stacca da noi, venga immediatamente premiato con un “bravo” e un bocconcino.  

Perché premiare?

Un po’ perché così si rinforza nel cucciolo l’idea che abbia fatto bene a mollare, un po’ perché dobbiamo pur mantenere un minimo di leadership e fargli capire che siamo noi a gestire sia il gioco sia le risorse. CAIN e premio, però, sono due cose diverse: il CAIN serve a dirgli “ehi, mi stai facendo male”. Ill premio serve a dirgli “durante questo gioco ti sto insegnando qualcosa” (nella fattispecie, ti sto insegnando fino a che punto puoi spingerti giocando con gli umani).
Fare CAIN, però, non è sempre sufficiente: diciamo che è molto utile nell’emergenza, per far smettere al cane di masticarci come un chewing-gum, ma che va accompagnato anche dal…

Consiglio utile numero 2: insegnare il LASCIA.

Siccome prima di lasciare bisogna prendere, questo comando si può insegnare solo quando il cucciolo ha qualcosa in bocca: è caldamente consigliabile che questo qualcosa sia una pallina, un manicotto o uno straccio, e NON il nostro braccio o la nostra mano.
Quindi, giochiamo spesso al tiramolla con il nostro cucciolo e spieghiamogli cosa significa LASCIA . Ne cito alcuni a caso:

a) quello delle due palline (servono quelle con la corda dentro, altrimenti il cane afferra palla e mano). Si fa tira-e-molla con una, poi ci si immobilizza, si dà il LASCIA e si fa muovere la seconda pallina. Il cucciolo mollerà la prima, che non è più interessante perché non sta più facendo niente e focalizzerà l’attenzione sulla seconda. Appena lascia, verrà premiato.

b) quello del bocconcino: come sopra, ma invece di far muovere una seconda pallina si mostra un bocconcino. Funziona meglio con i cani molto golosi.

c) quello del “cane cieco”: quando il cucciolo è tutto preso dal gioco di trazione si smette di tirare dall’altra parte, si dice dolcemente LASCIA e contemporaneamente gli si mette una mano sugli occhi, come se gli stessimo facendo una carezza, ma impedendogli in pratica di vedere. Alcuni cuccioli se ne infischiano altamente e continuano a tirare come dannati (con loro è meglio cambiare metodo), ma molti altri mollano subito la presa per spostare la testa e vedere che succede.
Se il cane reagisce così va immediatamente premiato.

Di metodi ce ne sono altri mille, ma il concetto è sempre quello: il cucciolo deve conoscere il significato di LASCIA e deve impararlo durante giochi che non vedano implicate parti di corpo umano.
Quando conosce il significato del termine, gli si potrà dire LASCIA ogni volta che vogliamo che smetta di morderci.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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