Canalis e Corvaglia: che bombe!

Ultima modifica 18 Giugno 2018

 


Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia,
, la coppia di veline che forse più si ricorda in fatto di bellezza e notorietà, si sono ritrovate sul set fotografico del settimanale “Sette”.

Sono splendide oggi quanto e forse più di quindici anni fa: fisici più palestrati, bellezze più curate e meno spontanee, fascino dato dall’esperienza e dall’aver calcato tanti set del genere.

Ebbene, io le preferisco addirittura ora.

Le loro vite private hanno dettato le varie tappe della loro carriera: Elisabetta grande ex del bel George Clooney è poi espatriata a Los Angeles in cerca di fortuna; Maddalena, dopo una lunga storia d’amore con Iachetti, ha sposato Steve Burns, il chitarrista di Vasco Rossi, ed è diventata mamma…

Passerelle, calendari, ospitate, fiction, e chi più ne ha, più ne metta.

Stavolta si sono esposte dichiarando la loro opinione sul modo di essere velina e sulla mercificazione del proprio corpo.

Secondo loro, fare le veline  non significa affatto ledere l’immagine della donna, ma semplicemente è un modo come un altro per fare gavetta, per lanciarsi al grande pubblico e non ci trovano nulla di offensivo.

E, guarda un po’, stavolta mi trovo d’accordo con loro.

Soprattutto negli ultimi anni, già da quando loro erano le veline, Antonio Ricci ha aggiustato di parecchio il tiro ed ha dato una nuova luce a questi personaggi, trasformandoli da bombe sexy e provocanti dell’epoca post Drive-in, a ragazze belle e semplici: niente curve esagerate e costumi strizzati, niente strusciamenti e provocazioni, solo qualche stacchetto coreografico (e anche qui, dalle coreografie stile “passaparola”: Ullallallaà, adesso si accennano veri e propri passi di danza), qualche televendita e, al massimo, sono vittime dello humour dei conduttori di turno.

Che male ci sarebbe?

Certo, per le mie figlie non ambisco ad un futuro da velina, questo è ovvio, ma ognuno è libero di scegliere di fare della propria vita ciò che meglio crede, soprattutto se questo viene fatto in piena cognizione di causa, senza costrizioni e lavaggi di testa, come infatti afferma la Canalis:

“Siamo persone adulte, ognuno fa ciò che ritiene di fare. Se poi ad un certo punto non le sta più bene dice basta e va via. Nessuno mi ha costretta a fare qualcosa contro la mia volontà.”

Ebbene, il modo di dire “velina” è entrato nel nostro gergo usuale per indicare una ragazzetta bellina e sculettante, questo è vero, ma non mi sento offesa, in quanto donna, da questa immagine. Sono ben altre le cose che mi lasciano interdetta e mi offendono, non questa.

E se ci sono delle ventenni che vogliono tentare questa carta e vogliono divertirsi così, sempre con buongusto e consapevolezza, allora lo facciano, senza dover dare loro addosso per forza, in virtù di un forzato, bigotto e vuoto moralismo, che sarebbe meglio utilizzare per i propri figli… di cui, magari, sappiamo ben poco!

Micaela Le MCronache

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