Ma come fa a fare tutto?

Ultima modifica 27 Gennaio 2016

Avete letto quella sorta di capolavoro di ‘Ma come fa a far tutto?’ o avete visto il film che ne è stato tratto, interpretato dalla mia amatissima Sarah Jessica Parker ?

Un must, direi.
Ho letto il libro qualche mese fa ma, oggi come mai, mi sembra la sceneggiatura della mia giornata tipo e delle quotidianità delle mie compagne di vita.

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Quando volete ridere delle vostre giornate piene di impegni, scandite da orologi dalla precisione svizzera, quando avete voglia di sdrammatizzare quella congerie di eventi concatenati che vi vedono protagoniste in corsa a mille all’ora, apritelo e affrontatelo.
Solo, sappiate che vi prenderanno per folli quando scoppierete in risa tra l’isterico ed il divertito, se come me uno dei pochissimi momenti per la lettura è sui mezzi pubblici che vi traghettano alla volta dell’ufficio.

Certo, ovviamente non può che far riflettere l’esilarante racconto dei biscotti acquistati al ritorno da un viaggio di lavoro, al duty free dell’aeroporto, per la festa di fine anno scolastico e sapientemente colpiti con un attrezzo contundente per dar loro l’aria dei biscotti fatti in casa. Scatena ilarità l’operazione in sé, fa riflettere perché se è vero che l’homemade ha sempre il suo perché, oggi spesso ci ritroviamo dentro a vite talmente in corsa, così piene di eventi e di responsabilità, da non avere il tempo materiale per preparare qualcosa di dolce (in senso lato) per i nostri piccoli.

Per non parlare della tabella di marcia rigorosissima cui si sottopone quotidianamente Kate per riuscire ad arrivare in perfetto orario in ufficio dopo aver consegnato con successo suo figlio alla baby sitter; nel percorso è incluso il ‘tagliare per le aiuole’, proibitissimo a New York, operazione che regala una sgridata con i fiocchi da parte di un passante.

‘Signorina, cosa fa?’

Kate sta per fermarsi, per raccontare quale lotta contro il tempo sia la sua vita, quale corsa con il tacco dodici la attenda ogni singolo giorno, ma poi realizza che il vegliardo arrabbiato l’ha chiamata signorina. Non signora, ma signorina. La vita ricomincia a sorriderle.

C’è spazio per la carriera, anche se non priva di ostacoli, perché a noi donne il mondo non ha mai regalato nulla, c’è spazio per un sacco di sensi di colpa, c’è spazio per l’infatuazione per un uomo diverso dal suo-alla-ricerca-dell’ispirazione-artistica, c’è la stanchezza mortale, che si legge tra le righe, che ti coglie verso le 6 di sera, quando sei in piedi e in azione da 12 ore circa.

Voi ci pensate spesso a come fate a fare tutto? Siete aiutate da qualcuno, come nel caso di Kate, che vi supporta nella gestione dei figli? Oppure siete delle inguaribili e fierissime antidelegatrici, che devono controllare tutto e tutti? Dove trovate la forza? Nella soddisfazione di essere delle nuove mamme oppure nel fatto che ci sia un riconoscimento esterno? Nel sentirvi dire che siete in gamba, magari?

Quante volte avete dovuto quasi ‘giustificare’ il fatto che voi sappiate e vogliate essere delle persone a tempo pieno, con tante cose da seguire tra cui i vostri figli? Quante volte vi siete sentite in difetto rispetto a chi sceglie una vita diversa, dedicandosi completamente alla famiglia?

Il film pare sia stato un flop, costato 24 milioni di euro, con incassi inferiori ai 5 milioni. Chissà se c’è stato un accanimento nei confronti di Sarah Jessica Parker o se il mondo non ama sentire troppo parlare della vera rivoluzione copernicana avvenuta quando le donne hanno cominciato a ‘comportarsi come gli uomini’ e quindi a intendere il proprio lavoro come parte integrante della propria vita e il percorso professionale come un diritto – dovere verso se stesse?

Valentina Cozzoli

2 COMMENTS

  1. L’ho letto anche io e nonostante l’apparenza di un libro leggero, certe frasi erano molto profonde e mi ha fatto riflettere.
    Un bellissimo libro

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