Una borsa in giro per Milano

Ultima modifica 21 Maggio 2018

La borsa ci accompagna fin dalla più tenera età e cresce con noi.

Da piccine una minuscola con Hello Kitty , rigorosamente rosa che più rosa non si può, meglio con qualche brilluccichino intorno. Dentro due monetine e un ciuppa ciuppa. Il tutto per imitare meglio la mamma, ovvio. Non so la vostra, ma la mia li mangiava i lecca lecca.

borsa

Adolescenza = pochi soldi. Quindi la borsa che più spesso ci accompagna è lo zaino della scuola; d’altronde è lì che passiamo la maggior parte del tempo. Lo zaino tipo deve essere portato mono spalla e pre-scogliosi. Tutto sporco – ooops, scusate – “vissuto” e tutto scritto. All’interno poche cose ma immancabili: diario Smemoranda ( peso compreso fra i 7 e 8 chili) e l’ultimo numero di Cioè (sono una giovane adolescente anni 80, si vede ?) e basta.

Ah sì, certo. Qualche libro di testo.

Ma attenzione. Esiste la “borsa adolescente” per le uscite pomeridiane con le amiche e lo struscio in centro. La borsa in questo caso è di piccola-media dimensione. Alla moda, chiaro. Quelle che si tengono a metà braccio, scomodissime in realtà, ma che sono un perfetto connubio fra Audrey Hepburn in “colazione da Tiffany” e Brintney Spears… Dentro portafoglio semi vuoto, rimmel, lucidalabbra e fazzolettini per togliere il tutto prima di tornare a casa, se serve.

Poi giovane donna in carriera. Portafoglio più grande, più grande la borsa porta trucchi, le chiavi della macchina o del motorino. Borsa alla moda, meglio se firmata.

Poi diventi mamma. E la borsa diventa una specie di valigia. C’è chi la vuole griffata lo stesso, ma la qualità primaria è la resistenza ! Peso alla meglio: 9 chili. La porti sempre con te. C’è la tua vita dentro. Guai a chi la tocca. E poi, chi ci potrebbe riuscire? Se dico al marito di cercare qualcosa nella borsa, lui me la porta e aspetta che tiri fuori io ciò che mi serve. Rinuncia in partenza. Dice che è come la borsa di Mary Poppins. Anche se la sua, a pensarci bene, era leggerissima. E poi io ho tante cose, ma una lampada a stilo non riesco proprio a farcela entrare.

All’interno normali cose di uso pratico, igienico e personale: deodorante, trucchi vari (aumentano con l’età, mannaggia a loro!), fazzolettini, elastici. Io ho un maschietto ma la mamma porta i capelli lunghi…Fino a che ce la faccio…Questa è la parte tua, di donna. Poi c’è la parte “mamma”.

Facciamo questo gioco. Vediamo quante delle cose presenti nella mia borsa milanese sono anche nella vostra romana, napoletana o catanese. Pronti ? Via !!

Sacchetto per la spesa di quelli che si chiudono tipo k-way.
Bolle di sapone per intrattenimento pargoli di emergenza.

borsa-mamma

Merendina. Sì, merendina, lo confesso. Alla borsa decente fuori e con parte borsa frigo per mantenimento frutta fresca e sana non hanno ancora pensato! Anzi, quasi quasi la brevetto io.

Salviettine multiuso. Ovvero: pulisci mani sporche e appicicaticcie, musi con contorno labbra gelato ecc ecc. INDISPENSABILI !!
Cerottini per immancabile ginocchio sbucciato o dito sanguinante.
Mutandine di scorta per uscite impreviste che ancora mi capitano. Ooops! Gli capitano. Tanto per precisare..
Mini ombrellino. Se lo dimentico sostituisco senza problemi con sacchetto per la spesa citato in precedenza.
Chiavi ( casa, macchina, ufficio ).
Macchina fotografica. Non mi voglio perdere nulla. Sono fissata per le foto, lo ammetto.
Cavi: auricolare, ricarica macchina fotografica, cellulare. Un intrigo di fili che ve lo racconto un’altra volta !Blocchettino per appunti utilissimo per disegnare al volo per la coda alle casse del supermercato, con abbinata penna multicolore ( sì, le fanno ancora care figlie, come negli anni 80..)

Nel mio caso almeno un paio di animaletti ( guai se mancano ).
Porta tesserine. Una volta bastava lo spazio nel portafoglio, ora non più… Fra supermercati vari, tessera della piscina e negozi per abbigliamento bimbi ne conto almeno una ventina.

In sostanza se dovessi fare la mia borsa penso basterebbe anche quella di Hello Kitty. Ma ormai sono talmente abituata ad un grosso peso sulla spalla che nelle rarissime occasioni in cui per una uscita serale diciamo “elegante” prendo una bella borsettina in cui non ci sta altro che la carta di credito e il cellulare, poi ogni tot rimpiango la mia valigia…

Ricordo che è a casa che mi aspetta e mi vergogno per averla cercata. Ma come sono messa ??

Ok sono una mamma frenetica, di corsa. Un po’ pasticciona e casinara. Ma mi piace avere tutto a portata di mano. E poi mi capirete se non posso permettermi di dire: “Ok, torniamo a casa a prenderlo”. No, a Milano non funziona così…

Seguirà a breve il sequel su come è una macchina-mamma in giro per Milano…

Nathalie Scopelliti

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