Virus Zika: di cosa ci dobbiamo preoccupare

Ultima modifica 24 Agosto 2020

Una rara malattia si sta diffondendo in alcune zone dell’America Latina e dei Caraibi: lo Zika. Il virus, trasmesso all’uomo dalle zanzare, di solito provoca solo dei lievi malesseri, ma, recentemente, sembra essere stata scoperta una correlazione tra la presenza del virus e alcune malformazioni fetali.

Zika

Che cosa è Zika?

Era il 1947 quando il virus Zika fu identificato per la prima volta nelle scimmie; il suo nome infatti è il nome della giungla africana dove queste scimmie vivevano. In principio il virus era diffuso principalmente in Africa tropicale, nel Sud Est asiatico e in alcune isole del Pacifico. Solo pochi anni fa fu individuato un focolaio in Brasile e da allora sono stati segnalati numerosi casi in molti altri paesi dell’America Latina e dei Caraibi.

Come si diffonde?

Il virus si diffonde attraverso la puntura delle stesse zanzare responsabili della diffusione di altre malattie tropicali come il dengue, il chikungunya e la febbre gialla. La Zika non si trasmette da persona a persona.

Tuttavia, i ricercatori stanno esplorando la possibilità che il virus possa essere trasmesso anche attraverso i rapporti sessuali.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che lo Zika si sta diffondendo rapidamente nelle Americhe, quindi anche negli Stati Uniti. Questo dato è piuttosto allarmante perché in molti paesi la popolazione non ha ancora sviluppato sufficienti difese immunitarie per contrastare il virus. Gli unici paesi al riparo dal rischio di contagio sono il Canada e il Cile, dove non sono presenti zanzare in natura.

Ci sono dei sintomi?

Gli esperti ritengono che la maggior parte delle persone infettate dal virus Zika non si ammalano, e coloro che si ammalano di solito sviluppano sintomi lievi come febbre, eruzioni cutanee, dolori articolari e arrossamento degli occhi, che di solito non durano più di una settimana. Non vi è alcun farmaco specifico e non è stato sviluppato alcun vaccino che contrasti il contagio, a differenza di altre malattie tropicali che si verificano in epidemie periodiche.

zika-virus

Perché è una preoccupazione in questo momento?

In Brasile alcuni studi sembrano confermare l’ipotesi che lo Zika contratto dalle donne in gravidanza possa aumentare il rischio di una rara malformazione congenita chiamata microcefalia: il bambino nasce con una testa più piccola del normale, una condizione che pregiudica fortemente lo sviluppo del cervello. I funzionari del sistema sanitario Brasiliano nel mese di ottobre hanno registrato un aumento dei casi di microcefalia parallelo allo scoppio del contagio dello Zika. Il rapporto di questi dei casi di mircrocefalia (circa 4000) con lo Zika è ancora sotto inchiesta.

Nel frattempo, i medici hanno notato un aumento dei casi anche di un’altra patologia: sindrome di Guillain-Barre, una malattia che colpisce il sistema nervoso e che può causare paralisi. Ma anche in questo caso, la relazione con la diffusione dello Zika è solo ipotetica.

Siamo in pericolo?

Ad oggi il rischio che lo Zika si diffonda anche in Europa, e quindi anche nel nostro Paese, è molto basso, sebbene non impossibile. Ma, anche se una malattia ci sembra lontana, non si deve mai abbassare la guardia e mantenere sempre alto il livello dell’informazione.

Così come abbiamo tentato di fare con questo post.

Dott.ssa Luana Longo

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