A scuola alle 10 per migliorare l’apprendimento

Ultima modifica 20 Giugno 2019

Ragazzi, niente più “alzatacce” e sbadigli al mattino!

A scuola alle 10!

Una frase che ognuno di noi avrebbe voluto sentire almeno una volta nella sua vita, ma che è sempre stata considerata un’utopia.

Dal settembre prossimo, invece, diventerà abitudine per i ragazzi delle classi prime dell’istituto Majorana di Brindisi.

In questi giorni si discute tanto su questa nuova sperimentazione, prima in assoluto in Italia.
Secondo alcuni studi scientifici, infatti, gli studenti dovrebbero dormire tra le 8,5 e le 9,5 ore a notte.
Il Centro Americano per il controllo delle malattie afferma che gli adolescenti che si siedono sui banchi di scuola prima delle 8,30 sono a rischio depressione e ansia. Non solo!

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Il suono della campanella che squilla troppo presto può indurre i ragazzi a malattie ancora più gravi come l’obesità e la predisposizione ad abuso di alcool e droghe.

Gli stessi studiosi affermano che dormire di più migliorerebbe l’apprendimento e di conseguenza il rendimento scolastico.

Adesso mi è chiaro per quale motivo la nostra società è piena di schizofrenici, depressi e obesi!

Se penso che io, come tanti altri mi alzavo alle 6,20 per andare a scuola, facevo 500 metri a piedi per andare a prendere l’autobus che passava alle 7,05. Poi arrivavo davanti alla scuola alle 7,35 e dovevo aspettare le 8,10 il suono della campanella per entrare!

Dopo 6 ore di scuola rifacevo tutto il tragitto per arrivare a pranzo a casa alle 14,45. Pranzare e mettermi a studiare fino all’ora di cena. Alle 9 a letto, stremata! E pensa, riuscivo anche a dormire ben 9 ore!
Ma adesso tutto è cambiato, mi direte. I ragazzi non possono fare questi sacrifici, siamo nel 2018, mica nel Medioevo.

Ma tutta la società è cambiata.
Prima esisteva un sano ritmo della vita che era scandito dal sorgere e calare del sole.
Adesso invece la natura non conta più niente.
Tutto è concesso, a qualsiasi ora, ai puri fini commerciali e consumistici. I negozi aprono alle 9,30 e chiudono alle 21,00. Qualcuno sta addirittura aperto h24.
Le trasmissioni televisive in prima serata iniziano le 21,40 e finiscono a mezzanotte, se non più tardi!

E’ normale che un ragazzo non ce la fa a dormire 9 ore ed andare a scuola alle 8,30 se i nostri ritmi sono cambiati!

Ma a chi è riferito quel “nostri”?
Ai privilegiati.

Perché esiste una categoria che continua a far girare il nostro mondo con gli stessi orari di 30 anni fa. E sono gli operai, che si alzano quando ancora il sole non è sorto per andare al lavoro e la sera non si possono godere più la “prima serata”, perché per loro è già notte fonda.

Come faremo allora a spiegare agli stessi ragazzi che sono abituati ad andare a scuola alle 10, che se vogliono entrare nel mondo del lavoro devono anche fare sacrifici e che il suono di quella campanella che fino al giorno prima segnava l’inizio della loro giornata, è diventato ora quello della pausa caffé di metà mattinata?

1 COMMENT

  1. Sono perfettamente d’accordo. Oggi li coccoliamo e li teniamo nella bambagia, da domani un calcio nel sedere e gli diciamo che era tutto uno scherzo, che la vita vera è totalmente differente: non mi sembra un approccio educativo.

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