Bambini e meningite: le cose da sapere

Ultima modifica 16 Giugno 2023

La meningite è un’infiammazione piuttosto pericolosa che annovera tra i suoi fattori di rischio principali l’età: la fascia di popolazione più frequentemente colpita è infatti quella compresa tra i 0 e 5 anni. Oggi, grazie alle costanti campagne di vaccinazione, il rischio che i nostri bambini siano colpiti è diminuito di molto, ma non scomparso.

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Il vero problema della meningite è che spesso si presenta sotto le “mentite spoglie” di una comune influenza. Conoscere in anticipo quei piccoli segnali che possono metterci in allarme, soprattutto quando si tratta dei più piccini, è dunque essenziale per evitare le conseguenze più gravi. Cerchiamo di capire meglio

Cos’è la meningite?

La meningite come detto, è un’infiammazione che può colpire le membrane (meningi) che avvolgono il cervello. La sua origine può essere sia virale che batterica. Nella sua forma virale non è particolarmente pericolosa e i suoi sintomi – simili a quelle di una forte febbre – tendono a svanire nell’arco di pochi giorni. Se invece le membrane si infiammano a causa di un batterio (come ad es. meningococchi, pneumococchi, ecc) allora la meningite può diventare qualcosa di molto più serio. La meningite si trasmette principalmente attraverso la saliva e quindi è molto probabile che il contagio avvenga attraverso la tosse del malato, gli starnuti o anche parlando.

Quando si parla di meningite batterica si parla di un evento potenzialmente molto pericoloso, che può avere conseguenze permanenti e, in alcuni casi, letali.

Come capire se si tratta di meningite

Quando la meningite colpisce un soggetto adulto alcuni indizi, come una spiccata sensibilità alla luce o ai suoni, un forte mal di testa, sensazione di vomito ed altri sintomi possono agevolare la diagnosi di una meningite e permetterci di agire in tempo.

I più piccoli purtroppo non hanno la possibilità di comunicarci alcune cose; per questo diventa essenziale per i genitori, ma anche per tutti coloro che sono spesso in contatto con i bambini, capire come distinguere una meningite da una comune influenza.

Attenzione dunque a:
Comportamento: un’insolita pigrizia, un forte irritabilità, poca voglia di fare le poppate sono indizi piuttosto significativi; di solito un bimbo affetto da meningite può presentare una scarsa reattività (apatia), fa fatica a svegliarsi completamente e mostrarsi cosciente;

Corpo: la meningite può provocare nei bambini una certa rigidità muscolare, più evidente nell’area del collo; si tratta di un sintomo importante che può essere facilmente identificato da chi è spesso in contatto con il bambino;

Febbre: nei bambini, specialmente nei lattanti, la meningite può presentarsi anche in assenza di febbre; per questo è importante controllare la temperatura del bimbo in ogni caso, ricordando però che questo non è l’unico indizio che dovrebbe metterci in allarme.

La prevenzione è sempre meglio

La vaccinazione rimane sicuramente il caposaldo per la prevenzione e la lotta contro le meningiti, anche se i piani vaccinali per i vari ceppi batterici possono variare da regione a regione. Per questo, è bene ribadirlo, l’informazione è la prima medicina a cui bisogna ricorrere.

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