‘Obbligo’ Vaccini, roba da ricchi

Ultima modifica 22 Maggio 2017

No, non disquisirò sul dilemma, vaccini si- vaccini no, non sono un’esperta, lascio a questi ultimi la dimostrazione della loro efficacia o meno, che, poi, la somministrazione possa provocare inconvenienti più o meno gravi sta sempre agli esperti negarlo o no.
Certo è che la diminuita percentuale dei vaccinati è accompagnata dalla ricomparsa, nel nostro paese, di malattie che erano state date per estinte ed è altrettanto certo che qui da noi sono arrivate e stanno arrivando persone (di ogni età) da paesi, extracomunitari o meno, dove le vaccinazioni sono privilegio di pochi e dove le malattie di che trattasi sono da sempre più che presenti.

obbligo vaccini

Che ci sia un nesso di causalità?
Questi sono dati di fatto, non considerazioni personali, che credo nessuno possa negare.

Ma torniamo alle malattie.
Dicono che ci sia l’impellente necessità di riportare la percentuali di vaccinazione oltre il 93%.
Come?
Semplice, con una legge o, meglio, un decreto decisamente più veloce e fattibile.

Ed è un decreto semplice, lineare, chiaro.
Equo?
Nemmeno per sogno!

Vaccinare è indispensabile?
Bene, allora perché non renderlo OBBLIGATORIO? Ma ‘obbligatorio’ … per modo di dire.
Se, badate bene, se i non vaccinati sono un pericolo per sè e per gli altri, se sono i responsabili del ritorno di epidemie, sopratutto per coloro che, per età o per riconosciuti e gravi problemi di incompatibilità con i vaccini, sono privi di difese, perchè non rendere obbligatorie le vaccinazioni?

Forse perchè obbligare è troppo semplice?
Forse perchè i se e i ma sono troppi?
Forse perchè si vogliono lasciare delle scappatoie?
O forse perchè si ha paura di ricorsi e di richieste di risarcimento in caso di improbabili, ma possibili effetti negativi, negativissimi delle vaccinazioni?

E allora? Ecco la bella (?) pensata.
Nidi e scuole dell’infanzia non sono obbligatori. Nel senso che i genitori NON sono obbligati ad iscrivere i propri figli.
Si, la vaccinazione è necessaria se vogliamo che nostro figlio le frequenti, però siamo sempre noi genitori a scegliere.

Vogliamo che vadano a scuola? Siamo obbligati a vaccinarli.
Altrimenti possiamo sempre non mandarli a scuola… tanto, non è la scuola dell’obbligo.
Quindi, di fatto. Non ci stanno obbligando a fare qualche cosa, perché siamo sempre noi (secondo loro) a scegliere.

Non trovate che sia maledettamente geniale?

Dicevamo quindi, non obbligo, ma scelta.
Scelta?
Ma se entrambi i genitori lavorano, se esiste un solo genitore, se non ci sono nonni od altri parenti disponibili ad accudirli, se le condizioni economiche non concedono l’assunzione di baby sitter?
Dove sta la scelta?

Forse non è un obbligo della legge, ma della vita, a questo i signori ministri hanno pensato?
Non credo.

Ma, udite, udite non esistono obblighi per la scuola dell’obbligo ( scusate il bisticcio).

Forse quando un bambino compie 7 anni, diminuisce il rischio di contagio?
O il diritto individuale supera e annulla quello collettivo?

Noo, hanno pensato che una pesante multa, ripetuta per ogni anno di frequenza, da 500 a 7500 ogni volta, sia sufficiente a far cambiare idea ai renitenti. Roba da ricchi praticamente…

E se non bastasse c’è il rischio di vedersi togliere la patria potestà.

Se così decidessero i servizi sociali e se un giudice condannasse, uso il condizionale perchè non è sicuro esistono tanti se e tanti ma, sopratutto per chi è in grado di pagare un signor avvocato e, attese buone o ottime condizioni economiche, non ne vengano riconosciuti i requisiti.

Che sia GIUSTO O SBAGLIATO vaccinare non importa, solo chi non ha i mezzi non ha diritto di non vaccinare, questo si evince chiaramente dal testo del decreto.

Legge semplice?
Uguale per tutti?
O piuttosto un normale arzigogolato testo, che fa intravedere scappatoie a chi può, che sancisce obblighi travestiti da scelte, che discrimina secondo le tasche, che è fonte di nuove ingiustizie.

Perché?

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