Ultima modifica 22 Novembre 2013
Il Consiglio dei ministri in corso a palazzo Chigi ha proclamato una giornata di lutto nazionale, per oggi, 22 novembre per commemorare le vittime del maltempo in Sardegna.
Intanto, come in genere avviene in Italia, prima accadono le tragedie poi si cerca il colpevole.
Sono partite due inchieste, una della Procura di Tempio Pausania per disastro colposo, l’altra di Nuoro per omicidio colposo.
La magistratura ha richiesto alle amministrazioni, coinvolte nella catastrofe di lunedì scorso, i progetti, le delibere e tutto quanto possa consentire di far chiarezza su opere stradali, manufatti, edifici, strutture e pianificazioni urbanistiche che hanno visto la luce negli ultimi anni.
Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli si è difeso dalle accuse: “Basta accuse o difese generalizzate. Noi il comunicato alla Sardegna lo abbiamo mandato alle 14,12 di domenica. La Regione lo ha diramato ai comuni due ore dopo, alcuni si sono attrezzati altri no. C’è una chiara catena di responsabilità e le leggi regionali dettagliano cosa devono fare i sindaci. Sfido chiunque a dirmi ciò cheho sbagliato”.
Come al solito, ognuno, giustamente, difende il proprio operato ma intanto gli sfollati sono circa 500…